By Repubblica
I frati hanno ascoltato e registrato la storia di Cristina nel campo profughi "La Pace" a Erbil. Era aprile quando, al rientro dall'Iraq, padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa del Sacro Convento di Assisi, raccontava come la delegazione avesse visitato i tre campi di accoglienza di Erbil con i loro 12mila mila cristiani profughi a causa dell'avanzata dell'Is, per i quali adesso parte la raccolta fondi, con l'obiettivo di costruire un ospedale. "C'è urgenza di ricoverare e nel curare in maniera gratuita tutti, musulmani, cristiani, di altre fedi", spiegava padre Fortunato.
E raccontava le tante storie di tortura, abusi, paura, vissute dai profughi. Quella di Cristina, la racconta sua madre su www. sanfrancescopatronoditalia. it.
"I miliziani - spiega la donna - hanno intimato ai cristiani di lasciare il nostro villaggio, ma noi abbiamo deciso di rimanere. Ci minacciavano di continuo, volevano che ci convertissimo all'Islam. Il 22 agosto è arrivato un autobus. Ci hanno fatti salire con la forza. Prima hanno aperto le nostre borse in cerca di soldi e gioielli, poi uno dell'Is ha visto che tenevo in braccio Cristina e me l'ha strappata. Imploravo, ma non c'è stato niente da fare".