"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

10 ottobre 2013

Iraq, patriarca Sako: «La situazione peggiora, i cristiani hanno paura. L’Occidente ci aiuti a restare»

By Tempi

«La situazione in Iraq è peggiorata. Manca la sicurezza, la gente muore nelle esplosioni, le case vengono distrutte». È molto preoccupato per il crescente fondamentalismo il patriarca caldeo Louis Raphaël I Sako, intervistato da Aiuto alla Chiesa che soffre.
«Nonostante la violenza sia causata da un conflitto tra sunniti e sciiti – continua Sako – i cristiani hanno paura e temono attacchi. Molti hanno lasciato il paese. Altri restano e aspettano di vedere quello che succederà». In Iraq ogni mese fa registrare un record di violenza rispetto al mese precedente e ci si avvicina pericolosamente alla media di mille morti ogni 30 giorni del biennio di sangue 2006-2007.
La Chiesa irachena cerca di «dare forza ai cristiani», anche con misure concrete: «Molte famiglie sono in difficoltà. A Baghdad per esempio abbiamo diviso il seminario principale in appartamenti e li abbiamo resi disponibili alle famiglie bisognose o alle giovani coppie che vogliono sposarsi ma non hanno una casa».
Il patriarca caldeo chiede anche un aiuto all’Occidente: «Non dovete incoraggiarci a scappare dalla regione ma aiutarci con progetti per facilitare la permanenza dei cristiani. Ho visitato 40 villaggi nel nord dell’Iraq. La gente non ha chissà quali bisogni, se non medicine, asili, sementi e più posti di lavoro».