By Fides
Il Patriarcato di Babilonia dei caldei ha formalmente proibito la
vendita di terre e case appartenenti al patrimonio della Chiesa senza
previa autorizzazione “delle alte autorità ecclesiastiche”.
La disposizione restrittiva è stata resa pubblica in una nota che porta la data del 5 ottobre e fa riferimento esplicito alla Santa Sede come ultima istanza chiamata a concedere le licenze per la vendita dei beni della Chiesa. Il testo della direttiva, pervenuto all'Agenzia Fides, richiama l'Esortazione Apostolica post-sinodale Ecclesia in Medio Oriente (firmata da Papa Benedetto XVI) insieme a altre indicazioni emanate dai dicasteri della Santa Sede riguardo alle dismissioni di proprietà ecclesiastiche, in particolare nei Paesi dell'area mediorientale. Il Patriarcato richiama tutti i vescovi e i capi dei monasteri di farsi carico dell'indicazione contenuta nella nota.
Fin dalla sua elezione alla Sede patriarcale di Babilonia dei caldei, avvenuta alla fine di gennaio, il Patriarca caldeo Louis Raphael I Sako è intervenuto più volte sulla questione sensibile della gestione dei beni della Chiesa, denunciando le forme di alienazione non autorizzata come un incentivo al generale sradicamento delle comunità cristiane autoctone di tradizione apostolica dal Medio Oriente.
La disposizione restrittiva è stata resa pubblica in una nota che porta la data del 5 ottobre e fa riferimento esplicito alla Santa Sede come ultima istanza chiamata a concedere le licenze per la vendita dei beni della Chiesa. Il testo della direttiva, pervenuto all'Agenzia Fides, richiama l'Esortazione Apostolica post-sinodale Ecclesia in Medio Oriente (firmata da Papa Benedetto XVI) insieme a altre indicazioni emanate dai dicasteri della Santa Sede riguardo alle dismissioni di proprietà ecclesiastiche, in particolare nei Paesi dell'area mediorientale. Il Patriarcato richiama tutti i vescovi e i capi dei monasteri di farsi carico dell'indicazione contenuta nella nota.
Fin dalla sua elezione alla Sede patriarcale di Babilonia dei caldei, avvenuta alla fine di gennaio, il Patriarca caldeo Louis Raphael I Sako è intervenuto più volte sulla questione sensibile della gestione dei beni della Chiesa, denunciando le forme di alienazione non autorizzata come un incentivo al generale sradicamento delle comunità cristiane autoctone di tradizione apostolica dal Medio Oriente.