"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

15 settembre 2007

Gli iracheni approfittano della politica svedese per i rifugiati

Fonte: CBC News

Una città svedese stracolma di rifugiati dall’Iraq sta terminando le risorse per aiutarli, dice il suo sindaco.
“E’ impossibile. Penso che stiamo arrivando al limite” ha dichiarato il sindaco di Sodertalje, Anders Lago, alla CBC News. “Dobbiamo fermarci.”
Sodertalje, una città di 82,000 abitanti ha accolto il doppio dei rifugiati iracheni rispetto agli Stati Uniti. La Svezia è diventata una destinazione tra le preferite per chi fugge dall’Iraq. Secondo il servizio di immigrazione svedese tra gennaio e luglio 2007 ben 10.800 iracheni hanno richiesto asilo, e nel 2006 erano stati 8,950. Il governo assiste i richiedenti asilo con denaro, istruzione, aiuto all’avviamento al lavoro ed una casa, ma
ha modificato la sua politica in materia di rifugio lo scorso luglio, quando sia le case che i lavori sono finiti. Gli iracheni che richiedono asilo devono ora dimostrare di essere in pericolo di vita prima di ottenere lo status di rifugiati.
I funzionari di Sodertalje sono frustrati dalla riluttanza delle altre nazioni ad accogliere un maggior numero di iracheni, secondo la giornalista Adrienne Arsenault.
“Un funzionario ha dichiarato che se i rifugiati vengono spinti a lasciare il paese ed ad andare in Svezia .. è perchè sanno che la Svezia si prenderà cura di loro.”
Meno di 400 rifugiati iracheni sono stati accolti lo scorso anno in Canada, un numero che secondo i funzionari canadesi salirà a 1,400 nel 2007.
With files from the Associated Press

Traduzione di Baghdadhope

Guarda il video (in inglese)
Adrienne Arsenault reports on Iraqi refugees finding safe haven in Sweden