"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

6 novembre 2015

Cristiani perseguitati: mons. Ortega Martin (nunzio Iraq-Giordania), “non sono soli”

By SIR

“Non sono soli. Il Santo Padre e tutta la Chiesa sono con loro”. 
È il messaggio che
monsignor Francesco Alberto Ortega Martin, nunzio apostolico in Giordania e Iraq, lancia ai cristiani che vivono in Medio Oriente. In una dichiarazione rilasciata al sito del Patriarcato latino di Gerusalemme il rappresentante vaticano, parlando del suo incarico, ha affermato che “bisogna incoraggiare le chiese di tutti i Paesi a essere presenti, a sostenere, con tutti i mezzi possibili, questi cristiani. Essi hanno molto da insegnarci, abbiamo il dovere di seguire la loro testimonianza. È molto importante dire loro che contiamo su di essi”.
Al tempo stesso, ha aggiunto mons. Ortega Martin,
“dobbiamo ricordare alle autorità civili le loro responsabilità; devono rendere possibile il ritorno dei cristiani nella loro terra di origine: si tratta di un diritto, non di carità. Esse sono chiamate a fare il possibile per offrire loro buone condizioni di vita, un lavoro e una casa. Come gli altri cittadini, i cristiani devono poter contribuire al bene dei loro paesi”.
 Da parte sua il nunzio si è detto desideroso di “aiutare i cristiani e tutte le persone che vivono in Giordania e Iraq. Essi sono magnifici testimoni della fede. Tanti hanno lasciato tutto nel nome di Cristo e da ciò devo imparare molto”.