By Fides
Nella Piana di Ninive, ancora in gran parte sottomessa al controllo dei jihadisti del sedicente Califfato Islamico, nella sera di ieri, domenica 13 settembre, circa mille cristiani hanno compiuto una processione tra campi e colline aride per raggiungere un monastero mariano fuori città e celebrare la solennità della Santa Croce. E' accaduto a Alqosh, città della Piana di Ninive mai caduta nelle mani del Califfato Islamico, che pure ha stabilito la sua roccaforte a Mosul, distante meno di 50 chilometri.
Nella Piana di Ninive, ancora in gran parte sottomessa al controllo dei jihadisti del sedicente Califfato Islamico, nella sera di ieri, domenica 13 settembre, circa mille cristiani hanno compiuto una processione tra campi e colline aride per raggiungere un monastero mariano fuori città e celebrare la solennità della Santa Croce. E' accaduto a Alqosh, città della Piana di Ninive mai caduta nelle mani del Califfato Islamico, che pure ha stabilito la sua roccaforte a Mosul, distante meno di 50 chilometri.
La moltitudine di pellegrini ha voluto ripetere il gesto di devozione
che compie ogni anno, raggiungendo, tra canti e preghiere, il Santuario
caldeo di Nostra Signora di Alquosh, che dista dal centro abitato più di
un chilometro. Al calare della sera, mentre era in corso il
pellegrinaggio, la città appariva punteggiata da molte croci luminose
accese sui tetti e sulle facciate delle case. Anche la grande croce
posta sul fianco della montagna è stata illuminata per tutta la notte,
ben visibile anche da molto distante, mentre nel buio sopraggiunto
venivano fatti brillare anche i fuochi d'artificio.
Nella città di Alquosh – riferisce il website iracheno ankawa.com - hanno trovato rifugio anche centinaia di famiglie cristiane fuggite dagli altri villaggi della piana di Ninive caduti sotto il dominio del Califfato Islamico. “Con questa processione, e coi segni esteriori ben visibili che l'hanno accompagnata” sottolinea all'Agenzia Fides il sacerdote iracheno siro cattolico Nizar Seeman, “i cristiani di al Qosh hanno mandato anche un segnale commovente, che ci interpella tutti. Hanno voluto dire: siamo ancora qui, anche se nessuno ci protegge, perché abbiamo fiducia che a proteggerci ci pensa il Signore Gesù, con Maria sua Madre”.
Nella città di Alquosh – riferisce il website iracheno ankawa.com - hanno trovato rifugio anche centinaia di famiglie cristiane fuggite dagli altri villaggi della piana di Ninive caduti sotto il dominio del Califfato Islamico. “Con questa processione, e coi segni esteriori ben visibili che l'hanno accompagnata” sottolinea all'Agenzia Fides il sacerdote iracheno siro cattolico Nizar Seeman, “i cristiani di al Qosh hanno mandato anche un segnale commovente, che ci interpella tutti. Hanno voluto dire: siamo ancora qui, anche se nessuno ci protegge, perché abbiamo fiducia che a proteggerci ci pensa il Signore Gesù, con Maria sua Madre”.