By Fides
Un incoraggiamento a partecipare alle imminenti elezioni provinciali e a
formulare proposte serie e positive per contribuire al bene comune è
stato rivolto a tutti i cristiani iracheni dal Patriarcato di Babilonia
dei Caldei, alla cui guida si è insediato dallo scorso 6 marzo il nuovo
Patriarca Louis Raphaël I Sako.
In un Comunicato, firmato da padre Albert Husham Zarazeer e giunto all'Agenzia Fides, il responsabile delle comunicazioni del Patriarcato caldeo esprime la persuasione che “i cristiani iracheni, i quali hanno radici profonde in Iraq e hanno giocato un ruolo rilevante nella sua costruzione, parteciperanno in molti alle elezioni locali dei consigli provinciali”. Secondo il testo diffuso dal Patriarcato caldeo la partecipazione alle consultazioni elettorali rappresenta “un compito nazionale essenziale”. I cristiani vengono incoraggiati “a adempierlo con coscienza”, in base alle proprie convinzioni e senza esitazioni, nella consapevolezza che la partecipazione alla vita politica nell'attuale momento storico “contribuisce a promuovere la pace” e a fare dell'Iraq la “Patria di tutti” gli iracheni. Allo stesso tempo – sottolinea padre Husham in una “chiarificazione” inviata all'Agenzia Fides - “il Patriarcato distingue il lavoro politico dal lavoro ecclesiale. Se c'è qualcuno che li mette insieme, lo fa assumendosene la responsabilità personalmente. Una realtà e una istituzione estesa come la Chiesa caldea non può coinvolgersi direttamente nel lavoro politico e nelle divisioni che esso comporta, perchè ciò avverrebbe a scapito della sua missione evangelica. Il lavoro politico è di competenza dei laici”.
Le elezioni provinciali sono in programma per i prossimo 20 aprile. Nell'imminenza della consultazione elettorale – la prima dopo la partenza delle truppe Usa, conclusasi nel dicembre 2011 – il Paese è stato investito da nord a sud da una nuova ondata di attentati terroristici che solo nella giornata di lunedì 15 aprile hanno provocato almeno cinquanta vittime e centinaia di feriti.
Nell'ultimo mese il Patriarca caldeo Mar Louis Raphaël I Sako ha incontrato tutti i personaggi della scena politica nazionale (è imminente anche un suo viaggio in Kurdistan per un colloquio con il Presidente della regione del Kurdistan iracheno Ma'sud Barzani) e a tutti ha rinnovato l'appello a lavorare per la pace e la concordia sociale, indicati come beni prioritari da tutelare pur nel confronto tra diverse posizioni e interessi politici.
In un Comunicato, firmato da padre Albert Husham Zarazeer e giunto all'Agenzia Fides, il responsabile delle comunicazioni del Patriarcato caldeo esprime la persuasione che “i cristiani iracheni, i quali hanno radici profonde in Iraq e hanno giocato un ruolo rilevante nella sua costruzione, parteciperanno in molti alle elezioni locali dei consigli provinciali”. Secondo il testo diffuso dal Patriarcato caldeo la partecipazione alle consultazioni elettorali rappresenta “un compito nazionale essenziale”. I cristiani vengono incoraggiati “a adempierlo con coscienza”, in base alle proprie convinzioni e senza esitazioni, nella consapevolezza che la partecipazione alla vita politica nell'attuale momento storico “contribuisce a promuovere la pace” e a fare dell'Iraq la “Patria di tutti” gli iracheni. Allo stesso tempo – sottolinea padre Husham in una “chiarificazione” inviata all'Agenzia Fides - “il Patriarcato distingue il lavoro politico dal lavoro ecclesiale. Se c'è qualcuno che li mette insieme, lo fa assumendosene la responsabilità personalmente. Una realtà e una istituzione estesa come la Chiesa caldea non può coinvolgersi direttamente nel lavoro politico e nelle divisioni che esso comporta, perchè ciò avverrebbe a scapito della sua missione evangelica. Il lavoro politico è di competenza dei laici”.
Le elezioni provinciali sono in programma per i prossimo 20 aprile. Nell'imminenza della consultazione elettorale – la prima dopo la partenza delle truppe Usa, conclusasi nel dicembre 2011 – il Paese è stato investito da nord a sud da una nuova ondata di attentati terroristici che solo nella giornata di lunedì 15 aprile hanno provocato almeno cinquanta vittime e centinaia di feriti.
Nell'ultimo mese il Patriarca caldeo Mar Louis Raphaël I Sako ha incontrato tutti i personaggi della scena politica nazionale (è imminente anche un suo viaggio in Kurdistan per un colloquio con il Presidente della regione del Kurdistan iracheno Ma'sud Barzani) e a tutti ha rinnovato l'appello a lavorare per la pace e la concordia sociale, indicati come beni prioritari da tutelare pur nel confronto tra diverse posizioni e interessi politici.