"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

2 marzo 2011

Iraq: Mons. Warduni (Baghdad) "Sale tensione in vista di venerdì"

By SIR

“Al momento la situazione si presenta calma, ma ci sono timori per quello che potrà accadere venerdì dopo la preghiera, quando è stata convocata a piazza Tahrir una nuova manifestazione di protesta”.
A fare il punto al SIR sulle proteste in Iraq è il vicario patriarcale caldeo di Baghdad, mons. Shlemon Warduni. “La tensione resta palpabile – spiega – la popolazione chiede infrastrutture per rilanciare lo sviluppo e salari più alti per poter vivere degnamente. Non è facile per nessuno vivere con pochissime ore di elettricità erogata”.
Per mons. Warduni, tuttavia, “la principale richiesta del popolo è l’aumento dei salari. Lo chiedono a gran voce anche davanti agli enormi stipendi di ministri e parlamentari che pare percepiscano diverse migliaia di dollari al mese. Sembra comunque che questi emolumenti verranno drasticamente ridotti”. A fronte di una tensione sociale che cresce man mano che si avvicina la giornata di venerdì, sembra migliorare la situazione della minoranza cristiana. A riguardo mons. Warduni parla di “relativa calma anche se la paura resta. Molti cristiani vanno in piazza a manifestare ma altri preferiscono restare in casa per evitare problemi”. Intanto ieri per i cristiani è giunta la “bella notizia” della nomina di due vescovi siro-cattolici, uno a Mossul e l’altro a Baghdad: “preghiamo per loro e per la missione che sono chiamati a svolgere” dice il vicario caldeo.