"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

24 febbraio 2022

Erbil, prima pietra della futura cattedrale della Chiesa assira d’Oriente


Foto Assyrian Church News
Una cerimonia semplice, ma partecipata per celebrare la posa della prima pietra della futura cattedrale assira dei santi apostoli mar Thomas, mar Addai e mar Mari, discepoli dell’Oriente. L’evento si è tenuto ieri nell’area del cantiere a Erbil, capitale del Kurdistan iracheno, sul quale sorgerà il luogo di culto e centro amministrativo, fermo da oltre un decennio, e che segna al contempo il ritorno definitivo in Iraq della sede patriarcale della chiesa assira d’Oriente.
A presiedere la cerimonia vi era il patriarca Mar Awa III, assieme a numerose personalità ecclesiastiche locali (fra i quali vescovi caldei e siriaci) e rappresentanti delle istituzioni e della società civile. Il terreno su cui sorgerà la futura cattedrale - e sede patriarcale - appartiene alla Chiesa assira d’Oriente ed è situato vicino al centro di Erbil, nei pressi della cittadella.
L’inizio dei lavori di costruzione risale a una decina di anni fa, sotto la guida dell’allora patriarca Mar Dinkha IV; tuttavia, il cantiere è rimasto a lungo abbandonato e solo nell’ultima fase è ripreso lo studio del progetto, culminato ieri con la posa della prima pietra e il via libera ai lavori. Fonti cristiane locali celebrano l’evento, sottolineando che rappresenta un ulteriore segnale del “ritorno in Mesopotamia” e nelle sue “terre di origine” della chiesa dopo “alcuni decenni” di esilio.
Foto Assyrian Church News
La Chiesa assira d’Oriente è cristiana di rito siriaco orientale; si considera continuazione legittima della Chiesa d’Oriente. Nel 1933, a causa della situazione geopolitica nella regione e delle persecuzioni contro i cristiani, a partire dal genocidio assiro-armeno avvenuto nella Prima guerra mondiale, la sede viene trasferita dal Medio oriente prima a Cipro, poi a Chicago negli Stati Uniti. I primi passi verso il ritorno nel 2006, con la costruzione della nuova sede patriarcale a Erbil e l’elezione dell’ultimo patriarca, con la piena autorità sul luogo in cui ha avuto origine la storia della Chiesa assira. L’attuale capo della Chiesa assira d’Oriente è Mar Awa Royel, che è succeduto nel settembre scorso al dimissionario Mar Gewargis III Sliwa, ed è formata da circa 350mila fedeli, la maggior parte dei quali vive nei Paesi della diaspora.
Sempre ieri i cristiani di Iraq e Siria hanno commemorato il settimo anniversario del sanguinoso attacco dello Stato islamico contro villaggi assiri della piana di Khabour, in Siria. Nella notte fra il 22 e il 23 febbraio 2015 centinaia di mezzi dell’Isis hanno colpito 35 villaggi nel governatorato di Hassaké, nel nord-est del Paese, sequestrando 290 civili, la maggior parte dei quali donne e bambini. Di questi, almeno 44 sono stati giustiziati dai jihadisti e altre 10mila persone sono fuggite dalla regione in cerca di riparo. Tutte le chiese e i luoghi di culto cristiani sono stati bruciati o distrutti in una delle pagine più buie delle persecuzioni anti-cristiane per mano dell’Isis.