"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

17 marzo 2020

Coronavirus: I capi cristiani si riuniscono a Baghdad per discutere della situazione.

By Baghdadhope*

Su invito del Cardinale Mar Louis Raphael Sako si è svolta nella sede patriarcale caldea una riunione dei capi cristiani per discutere le misure da adottare nell'affrontare l'emergenza coronavirus.
Alla riunione hanno partecipato oltre al Patriarca Sako i tre vicari patriarcali caldei, Mons. Robert Jarjis, Mons. Shleimun Warduni e Mons. Basel Yaldo.

A partire da sinistra vediamo nella foto diffusa dal patriarcato Mons. Robert JarjisMonsignor Joseph Nersis Zabarian, vicario patriarcale della chiesa armeno cattolica; padre Mina Al Ureshalimi; della chiesa copta-ortodossa, l'archimandrita Alfred Yonan della chiesa greco-ortodossa; Mons. Yousif Abba della chiesa siro-cattolica; Mons. Avak Asadourian della chiesa armena apostolica; il Patriarca Sako; Mons. Jean Sleiman, vescovo latino di Baghdad; Mons. Shleimun Warduni; Mons. Iliya Ishaq, vescovo della chiesa assiria dell'est; Mons. Basel Yaldo e il pastore della chiesa evangelica protestante Farouk Hammu.   

La raccomandazione emersa dall'incontro è quella già espressa in altre occasioni dal patriarcato caldeo: fare attenzione, rimanere a casa e seguire le direttive governative in materia.  Per quanto riguarda le attività delle chiese si è ribadito il loro fermo nell'interesse di tutti e l'invito ai fedeli a "rimanere saldi nella fede" ed a continuare a pregare per una rapida soluzione della crisi ricordando la disponibilità dei sacerdoti a servire in ogni caso coloro che avessero bisogno di assistenza morale e spirituale.  
A queste raccomandazioni si è aggiunta quella diretta alle forze politiche perchè mettano in primo piano gli interessi del popolo iracheno, e perchè accelerino il processo di formazione di un nuovo governo che risponda alle richieste del popolo di giustizia sociale e di buona qualità della vita per tutti.  
L'incontro si è chiuso con l'invocazione ecumenica a Dio perchè protegga gli Uomini, guarisca i malati e faccia sparire il virus dal mondo.