Foto Patriarcato Caldeo |
Nonostante la fresca nomina dell'Arcivescovo caldeo di Mosul, il domenicano Mons. Najib Mikhail dopo un periodo di vacanza della diocesi iniziato con la cacciata dei fedeli da parte dell'ISIS nel giugno 2014 è lo stesso patriarca caldeo, Mar Louis Raphael Sako ad ammettere che la situazione a Mosul e nella vicina Piana di Ninive è ancora molto lontana dalla normalità.
E il sito patriarcale a riportare infatti le dichiarazioni di Mar Sako al sito di notizie Al Ghad Press a proposito di una situazione generale di "caos ed instabilità" in cui tutte le chiese di Mosul e della Piana di Ninive sono state distrutte perchè "bruciate o devastate" ed in cui è necessario "ricostruire l'essere umano" e lavorare per "la fine dell'estremismo ed il riconoscimento dell'altro con le sue specificità religiose, culturali ed etniche." Un'ammissione non facile considerando che è lo stesso Patriarca a ricordare come la nomina di un nuovo vescovo a Mosul dovrebbe servire proprio "ad incoraggiare i cristiani a tornare a vivere nella loro città." Un'impresa tutt'altro che facile.