"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

2 luglio 2021

L’Ultima cena riprodotta da donna vittima di Isis in dono al Papa


La riproduzione dell’Ultima cena di Leonardo da Vinci dipinta su cuoio da una ragazza irachena mentre era prigioniera dell’Isis è stata donata a papa Francesco dal primo ministro del paese mediorientale, Mustafa Al-Kadhimi, ricevuto oggi in udienza in Vaticano. 
L’opera d’arte, si legge sul biglietto che l’accompagna, è stata disegnata e colorata dalla giovane “mentre era tenuta prigioniera in un luogo segreto”. 
La foto del dipinto è stata diffusa ai giornalisti accreditati in Vaticano. 
Il dipinto, presentato ad Al-Kadhimi a Ninive, è stato portato in dono da quest’ultimo al pontefice. Il premier iracheno ha regalato a Francesco anche una croce in legno proveniente dalla chiesa di Mar Addai a Karemlash. 
Il papa da parte sua ha regalato ad Al-Kadhimi un’opera in bronzo ispirata alla pace, con la scritta “Siate messaggeri di pace”, e inoltre il messaggio per la pace firmato quest’anno da Francesco, il documento sulla Fratellanza Umana e le encicliche Laudato sì e Fratelli tutti, in arabo e inglese. 
Durante i “cordiali colloqui” che il primo ministro iracheno ha avuto col papa e, successivamente, con i suoi collaboratori più stretti, il cardinale Pietro Parolin e l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, “è stata evocata la storica visita di Papa Francesco in Iraq e i momenti di unità vissuti dagli iracheni, e ci si è soffermati sull’importanza della promozione della cultura del dialogo nazionale per favorire la stabilità e il processo di ricostruzione del Paese”, si legge in una nota diramata a fine udienza dalla sala stampa vaticana. 
“Nel prosieguo della conversazione è stata rilevata l’importanza di tutelare la presenza storica dei cristiani nel Paese con adeguate misure legali e il significativo contributo che essi possono apportare al bene comune, evidenziando la necessità di garantire loro gli stessi diritti e doveri degli altri cittadini. Infine”, conclude la nota vaticana, “ci si è soffermati sulla situazione regionale, costatando gli sforzi compiuti dal Paese, con il sostegno della comunità internazionale, per ristabilire un clima di fiducia e di convivenza pacifica”. 
Al-Kadhimi, ex capo dei Servizi segreti, accolse il pontefice in visita nel paese mediorientale a marzo. Ieri a Bruxelles, il premier iracheno ha incontrato i rappresentanti delle istituzioni europee e della Nato. 
L’Iraq terrà le elezioni per il rinnovo del Parlamento a ottobre prossimo.