By AgenSIR
“L’Iraq risolverà i suoi problemi quando nascerà un Governo nazionale composto da persone di provata esperienza, sincere, imparziali e leali, conosciute per la loro integrità, il loro patriottismo, senza ambizioni personali o settarie che non perseguono agende sospette. Persone che esercitano i loro sforzi per rilanciare il Paese e servire i suoi figli ora che l’epidemia sta divorando l’Iraq”.
È quanto afferma il patriarca caldeo di Baghdad, card. Louis Raphael Sako, in una nota diffusa oggi dal Patriarcato della capitale irachena. Il porporato lancia un accorato appello a tutti gli iracheni affinché “in questa fatidica e storica circostanza respingano insieme il nemico comune, il Coronavirus, che minaccia le loro vite, la loro economia e le loro relazioni sociali e religiose e si uniscano in un governo nazionale capace di edificare una patria sovrana e ricca. Un governo che sappia soddisfare i bisogni del popolo in materia di occupazione e servizi. Speriamo che questo appello venga preso sul serio, in quanto è una pista di salvataggio per un paese sull’orlo del collasso”. Sako rivolge un pensiero anche ai cristiani segnati dalla “marginalizzazione in politica, dalla persecuzione, dall’esclusione”, che soffrono “l’estremismo e il terrorismo. Più di un milione di cristiani sono stati abbandonati, le loro chiese bombardate e distrutte e le loro case e proprietà sequestrate. La paura è che in futuro perderanno la loro terra, le loro radici storiche, la loro identità e si disperderanno in tutti e quattro gli angoli del globo”. “Dio salvi l’Iraq e gli iracheni dal Covid-19 e da ogni tipo di virus per far sì che queste crisi vengano superate”, conclude il card. Sako.
“L’Iraq risolverà i suoi problemi quando nascerà un Governo nazionale composto da persone di provata esperienza, sincere, imparziali e leali, conosciute per la loro integrità, il loro patriottismo, senza ambizioni personali o settarie che non perseguono agende sospette. Persone che esercitano i loro sforzi per rilanciare il Paese e servire i suoi figli ora che l’epidemia sta divorando l’Iraq”.
È quanto afferma il patriarca caldeo di Baghdad, card. Louis Raphael Sako, in una nota diffusa oggi dal Patriarcato della capitale irachena. Il porporato lancia un accorato appello a tutti gli iracheni affinché “in questa fatidica e storica circostanza respingano insieme il nemico comune, il Coronavirus, che minaccia le loro vite, la loro economia e le loro relazioni sociali e religiose e si uniscano in un governo nazionale capace di edificare una patria sovrana e ricca. Un governo che sappia soddisfare i bisogni del popolo in materia di occupazione e servizi. Speriamo che questo appello venga preso sul serio, in quanto è una pista di salvataggio per un paese sull’orlo del collasso”. Sako rivolge un pensiero anche ai cristiani segnati dalla “marginalizzazione in politica, dalla persecuzione, dall’esclusione”, che soffrono “l’estremismo e il terrorismo. Più di un milione di cristiani sono stati abbandonati, le loro chiese bombardate e distrutte e le loro case e proprietà sequestrate. La paura è che in futuro perderanno la loro terra, le loro radici storiche, la loro identità e si disperderanno in tutti e quattro gli angoli del globo”. “Dio salvi l’Iraq e gli iracheni dal Covid-19 e da ogni tipo di virus per far sì che queste crisi vengano superate”, conclude il card. Sako.