"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

1 dicembre 2016

L'esercito iracheno coinvolge le milizie confessionali nella protezione delle aree sottratte ai jihadisti dello Stato Islamico

By Fides

Le zone della Piana di Ninive, liberate dal controllo dei jihadisti dello Stato Islamico (Daesh) a opera dell'esercito nazionale iracheno, vengono sottoposte a un sistema di sicurezza e auto-difesa che prevede anche il convolgimento delle Unità di protezione armata organizzate su base confessionale, compresi i gruppi composti da cristiani siri e assiri. Lo ha confermato mercoledì 30 novembre il generale Riad Jalal Tawfiq, comandante delle forze di terra dell'esercito iracheno impegnate nella riconquista di Mosul.
Durante una conferenza stampa, il generale iracheno ha riferito che le unità di protezione locale costituitesi su base tribale confessionale (compresi i turkmeni, i cristiani e i membri della minoranza etnico-religiosa Shabak) avranno un ruolo di primo piano anche nella gestione dell'accoglienza e della fornitura di cibo e beni di prima necessità ai profughi che faranno ritorno alle proprie case, nelle aree sottratte al controllo dei miliziani del Daesh.