By Baghdadhope*
George Ayub Tobia (51 years old)
Nabil Elias Sam'an (46 years old)
Sahem Adnan Sa'du (20 years old, student)
Samir Kamel Usai (and his wife Nida' and his son Omar)
Nida' Hamid Istivan
Omar Samir Kamel Usai
Aziz Al Mezi (father of 4 daughters)
Yunan Kurkis Assaour (and his son Jean, his daughter-in-law Rita and his grandson Sandro)
Jean Yunan Kurkis Assaour
Rita Matti Kurkis Zaura
Sandro Jean Yunan Assaour (4 months)
Maha Nassif Banu (and her two sons Wisam and Salam)
Salam Adib
Wisam Adib
Faiz Abd-allah Ghazazi
Audai Zuhair Marsina Arab
Adam Audai Zuhaid Arab (3 years old)
Benham Mansour Boulos Momika (60 years old)
Ayub Adnan Ayub Bergu
Sabah Matti Hamami
Sa'ad Adur Assa'ati
Faris Najeeb Philip Hinnawi
Vivien Nasser Maru
Nadheer Abdul-Ahad Ana'i (67 years old)
Fadi Bahuda
Mazen Fadheel Elias Mahruk
Abd-Allah Haddad
Wamiq Haddad
Raghida Wafi Bishara
Nizar Jamil Matlub
Milad Nizar Jamil Matlub
Bassam Adnan Jamil Alkhouri
Adnan Jamil Alkhouri
Benham Mikhael Kafi (52 years old)
Salah Jerjis Abed Al-Ahad Qaqo
Kristin Nabil Tobia Katnawi
Raid Sad-alla Abd-al (Fr. Thair's brother)
Fadi Samir Habib Amso
Athel Najib Abodi
Nizar Hazim Abdel Rahim Assayegh
Suhaila Rufail Gani
Seham Saliwa Jajika (48 years old)
Hikmat Aziz Daqaq
Quelli elencati sono i nomi delle vittime -"martiri" come vengono chiamati - del terribile attacco alla chiesa di Nostra Signora della Salvezza a Baghdad compiuto lo scorso 31 di ottobre.
Donne, uomini, bambini, il cui ricordo è svanito dalle menti di molti, ma non di coloro che ancora li piangono come vittime della furia cieca che spinse un commando di criminali a fare irruzione nella chiesa siro cattolica nel pieno centro di Baghdad durante la funzione pomeridiana, ad uccidere a sangue freddo i due giovani sacerdoti che stavano celebrando messa, a tenere in ostaggio i fedeli terrorizzati per ore uccidendone qualcuno di tanto in tanto senza logica alcuna.
Una furia che li portò a non udire i pianti, le urla, la voce di Adam, di soli tre anni, che per ore implorò che tutto quell'orrore finisse e che vide suo padre morire, ferito prima e finito con una pallottola in testa dopo, o quella di una donna che arrivò a chiedere di essere uccisa invocando un sentimento di pietà sconosciuto a quegli uomini che continuavano ad urlare il loro odio per gli "infedeli" e che intanto distruggevano i simboli e le immagini di quella religione "altra" che avrebbero voluto vedere sparire in nome della "purezza islamica" del nuovo Iraq.
Una furia che li portò, quando dopo ore ed ore la polizia irachena decise di porre fine al massacro, ad uccidersi facendosi saltare per aria davanti all'altare imbrattando di altro sangue le pareti, il soffitto, i corpi dei morti e dei vivi.
Quei nomi non saranno dimenticati da chi ha a cuore il destino dei fratelli iracheni cristiani, sempre più stranieri a casa propria, e che malgrado gli inviti delle gerarchie ecclesiastiche continuano a voler fuggire da una paese che a parole li stima e li accoglie, ma che in pratica nulla ha fatto per fermare la violenza nei loro confronti, se non qualche condanna dei soli esecutori materiali di crimini che in molti casi è difficile immaginare come solo frutto della delinquenza comune che colpisce in uno stato senza leggi.
Non serve che quello stato che non protegge i suoi cittadini stanzi, con una decisione del 27 ottobre del ministero delle costruzioni, 700 milioni di dinari (circa 430.000 Euro) per il parziale rinnovamento della chiesa.
Troppo poco.
Troppo tardi.
Vedi i video delle testimonianze di alcuni dei sopravvissuti (sottotitoli in inglese)
http://www.youtube.com/watch?v=aaA2Thd1uow&feature=player_embedded#!
http://www.youtube.com/watch?v=-Q1HS1mtyy8&feature=related
il video della fine dell'attacco
http://www.youtube.com/watch?v=FolSGZCviqs
i video della cerimonia funebre di alcune delle vittime
http://www.youtube.com/watch?v=31NqB3JlhHw
http://www.youtube.com/watch?v=Dkj3BPjg-2A
“Baghdad ha perduto la sua bellezza e non ne è rimasto che il nome.
Rispetto a ciò che essa era un tempo, prima che gli eventi la colpissero e gli occhi delle calamità si rivolgessero a lei, essa non è più che una traccia annullata, o una sembianza di emergente fantasma.”
Ibn Battuta
"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."
Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014
Baghdad, 19 luglio 2014