Nell'augurare un Felice Natale l'Ufficio Pastorale Migranti dell'Arcidiocesi di Torino ricorda le iniziative a favore del progetto
"Io ho un nuovo amico, un sacerdote caldeo iracheno"
a sostegno di dieci sacerdoti cattolici caldei di Baghdad.
DOMENICA 16 dicembre 2007
Via Garibaldi angolo Via San Francesco d'Assisi
Torino
Ore 13.00/19.00
BANCHETTO DI NATALE
Ore 13.00/19.00
BANCHETTO DI NATALE
LUNEDI 24 dicembre 2007
Chisa di San Rocco
Via San Francesco d'Assisi 1
Torino
Ore 21.30 CONCERTO GOSPEL "Hora Nona Gospel Singers"
Ore 23.30 SANTA MESSA
Di seguito il volantino del progetto
"Io ho un nuovo amico, un sacerdote caldeo iracheno"
Ore 21.30 CONCERTO GOSPEL "Hora Nona Gospel Singers"
Ore 23.30 SANTA MESSA
Di seguito il volantino del progetto
"Io ho un nuovo amico, un sacerdote caldeo iracheno"
L’Ufficio Pastorale Migranti dell’Arcidiocesi di Torino
sostiene il progetto:
IO HO UN NUOVO AMICO, UN SACERDOTE CALDEO IRACHENO
Anno 2008
Per il quinto anno consecutivo l’Ufficio Pastorale Migranti dell’Arcidiocesi di Torino si fa promotore di un progetto finalizzato al parziale sostegno economico di dieci giovani sacerdoti cattolici caldei di Baghdad.
I resoconti che in questi anni i sacerdoti coinvolti nel progetto ci hanno inviato, e l’interesse dimostrato da molti nostri concittadini, ci hanno convinto a continuare il progetto inizialmente previsto con durata quadriennale.
L’Iraq, infatti, è ancora un paese in guerra, e la sua piccola ma antica comunità cristiana ne sta ancora soffrendo.
Le nostre speranze iniziali che la situazione potesse normalizzarsi in minor tempo sono state frustrate, ed è per questa ragione che sostenere i giovani sacerdoti, e per ricaduta, le loro parrocchie, è ancora importante. E lo è, come loro stessi ci scrivono, non solo dal punto di vista economico - la cui utilità non si può negare - ma anche da quello morale. Gli iracheni cristiani anche attraverso questo sostegno sanno di non essere soli. Sanno che i loro fratelli italiani, e torinesi nel nostro caso, sebbene più fortunati di loro e liberi di manifestare e praticare la propria fede non li dimenticano.
Gli iracheni cristiani stanno vivendo una vera e propria tragedia fatta di uccisioni, rapimenti, minacce, fuga dalle proprie case e dalle proprie città.
Baghdad è ancora per loro un posto pericolosissimo. Chi ha potuto ne è fuggito, ma chi ancora cerca di sopravviverci o vi è costretto, ha bisogno, proprio attraverso l’aiuto dato ai sacerdoti, del nostro aiuto.
L’Iraq non è solo immagini televisive ormai scomparse dalla nostra memoria, ma “lacrime e sangue” dei nostri fratelli cristiani.
I resoconti che in questi anni i sacerdoti coinvolti nel progetto ci hanno inviato, e l’interesse dimostrato da molti nostri concittadini, ci hanno convinto a continuare il progetto inizialmente previsto con durata quadriennale.
L’Iraq, infatti, è ancora un paese in guerra, e la sua piccola ma antica comunità cristiana ne sta ancora soffrendo.
Le nostre speranze iniziali che la situazione potesse normalizzarsi in minor tempo sono state frustrate, ed è per questa ragione che sostenere i giovani sacerdoti, e per ricaduta, le loro parrocchie, è ancora importante. E lo è, come loro stessi ci scrivono, non solo dal punto di vista economico - la cui utilità non si può negare - ma anche da quello morale. Gli iracheni cristiani anche attraverso questo sostegno sanno di non essere soli. Sanno che i loro fratelli italiani, e torinesi nel nostro caso, sebbene più fortunati di loro e liberi di manifestare e praticare la propria fede non li dimenticano.
Gli iracheni cristiani stanno vivendo una vera e propria tragedia fatta di uccisioni, rapimenti, minacce, fuga dalle proprie case e dalle proprie città.
Baghdad è ancora per loro un posto pericolosissimo. Chi ha potuto ne è fuggito, ma chi ancora cerca di sopravviverci o vi è costretto, ha bisogno, proprio attraverso l’aiuto dato ai sacerdoti, del nostro aiuto.
L’Iraq non è solo immagini televisive ormai scomparse dalla nostra memoria, ma “lacrime e sangue” dei nostri fratelli cristiani.
ABBIAMO BISOGNO DEL TUO AIUTO
per continuare a dar loro un aiuto, una speranza e … nuovi amici
per continuare a dar loro un aiuto, una speranza e … nuovi amici
CCB 000000665206
ABI 03069 CAB 01125
CIN L IBAN IT84
c/o Intesa San Paolo
Ag. 85 di Torino
Causale: IRAQ
Per informazioni:
Ufficio Pastorale Migranti
Via Ceresole 42
Torino
011 2462443
o scrivere a
Don Fredo Olivero
Direttore UPM
f.olivero@diocesi.torino.it
ABI 03069 CAB 01125
CIN L IBAN IT84
c/o Intesa San Paolo
Ag. 85 di Torino
Causale: IRAQ
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Direttore UPM
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