"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

21 febbraio 2007

IRAQ: RITIRO INGLESE, MONS. WARDUNI (BAGHDAD), “CHI RIEMPIRÀ IL VUOTO CHE LASCERANNO?”

Fonte: SIR

“Prima viene il bene del popolo iracheno che chiede pace e sicurezza poi la politica”. Così mons. Shlemon Warduni, vescovo caldeo ausiliare di Baghdad commenta al Sir la decisione del premier inglese, Tony Blair, di ritirare le truppe dall’Iraq. Intenzione analoga è stata annunciata oggi anche dal premier danese Anders Fogh Rasmussen. “Ritirare le truppe è affare di poche settimane o di qualche mese ma chi riempirà il vuoto che lasceranno i militari inglesi?” si domanda il presule. “Il Sud del Paese, dove sono stanziate le truppe britanniche, è a maggioranza sciita e la situazione è leggermente migliore rispetto ad altre zone – afferma mons. Warduni – ma non si può parlare di normalizzazione. Non so se ritirare le truppe sia un bene o un male per l’Iraq. Credo, però, che prima di ritirare le forze sul campo serva una normalizzazione della situazione. Il rischio è di creare un vuoto che non sappiamo da chi sarà riempito. In Iraq c’è grande confusione e caos quindi serve anche tanta prudenza”. Il contingente britannico in Iraq è composto da 7000 uomini. Secondo quanto riferisce la stampa inglese 1500 soldati torneranno a casa entro le prossime settimane, e altri 1500 entro la fine dell'anno. I restanti dovrebbero continuare la campagna irachena.