Il Vaticano potrebbe intercedere per Aziz, dichiara un colaboratore della Santa Sede
Città del Vaticano, 13 febbraio 2007.
Se la Santa Sede intervenisse perchè uno stretto collaboratore di Saddam Hussein non venisse condannato a morte non sarebbe un fatto senza precedenti, ha dichiarato un collaboratore in Vaticano.
Tareq Aziz, il settantenne ex vice primo ministro iracheno di religione cattolica caldea, ha chiesto a Benedetto XVI con una lettera autografa di aiutarlo ad ottenere l’asilo politico in Italia in attesa del processo che si svolgerà in Iraq.
La lettera di Aziz è stata consegnata a gennaio dal suo legale italiano, Giovanni Di Stefano, al Cardinale Tarcisio Bertone, il Segretario di Stato vaticano.
Monsignor Vittorio Formenti funzionario della segreteria di stato vaticana, ha dichiarato a Zenit che nessuna decisione è stata resa nota ma ha anche aggiunto che la Santa Sede può, come principio, “chiedere di salvare la vita in caso di pena di morte, e che frequentemente lo fa.”
Tareq Aziz, il settantenne ex vice primo ministro iracheno di religione cattolica caldea, ha chiesto a Benedetto XVI con una lettera autografa di aiutarlo ad ottenere l’asilo politico in Italia in attesa del processo che si svolgerà in Iraq.
La lettera di Aziz è stata consegnata a gennaio dal suo legale italiano, Giovanni Di Stefano, al Cardinale Tarcisio Bertone, il Segretario di Stato vaticano.
Monsignor Vittorio Formenti funzionario della segreteria di stato vaticana, ha dichiarato a Zenit che nessuna decisione è stata resa nota ma ha anche aggiunto che la Santa Sede può, come principio, “chiedere di salvare la vita in caso di pena di morte, e che frequentemente lo fa.”
Monsignor Formenti ha anche dichiarato che il caso è stato complicato dal fatto che Tareq Aziz ha collaborato con Saddam. Aziz è accusato di avere ordinato l’esecuzione degli sciiti ribellatisi nel 1991.
“La Santa Sede può sempre invocare pietà” sono le parole di Monsignor Formenti.
Per quanto si sa Aziz si è appellato al Vaticano in altre due occasioni dal momento del suo arresto da parte delle forze di coalizione americane.
“La Santa Sede può sempre invocare pietà” sono le parole di Monsignor Formenti.
Per quanto si sa Aziz si è appellato al Vaticano in altre due occasioni dal momento del suo arresto da parte delle forze di coalizione americane.
Tradotto ed adattato da Baghdadhope
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Vatican Could Plead Mercy for Aziz, Says Aide
VATICAN CITY, FEB. 13, 2007
If the Holy See intervenes to ask that a close collaborator of Saddam Hussein's be spared the death penalty, it wouldn't be without precedent, said a Vatican aide.
Tariq Aziz, 70, Iraq's former deputy prime minister, and a Chaldean Catholic, has asked Benedict XVI through a handwritten letter to act on his behalf requesting asylum in Italy while he awaits trial in Iraq. The letter was delivered in January by Giovanni Di Stefano, Aziz's Italian lawyer, to Cardinal Tarcisio Bertone, Vatican secretary of state.
Monsignor Vittorio Formenti, an official at the Vatican Secretariat of State, told ZENIT that no decision has been made public regarding the note, but did say that the Holy See can, in principle, "ask to save people's lives in the case of capital punishment, and it frequently does do this."
brMonsignor Formenti added that the case was complicated by the fact that Aziz collaborated with Saddam. Aziz is accused of ordering the executions of Shiite Muslims who rebelled in 1991. Monsignor Formenti added that "the Holy See can always ask for mercy."
Aziz has appealed to the Vatican on two other known occasions since his arrest by U.S. coalition forces.