"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

29 novembre 2006

Vescovo caldeo di Baghdad: "Dalle parole del Papa un aiuto per le nostre comunità minacciate"

Fonte: Agensir

Gli inviti al dialogo tra le religioni, alla effettiva libertà religiosa e al rispetto delle minoranze: gli echi della visita di Benedetto XVI giungono anche in Iraq dove le comunità cristiane sono da tempo oggetto di violenze ed attacchi. “Stiamo seguendo il Papa in questo viaggio con le nostre preghiere – afferma al Sir il vescovo ausiliare di Baghdad, monsignor Shlemon Warduni – siamo colpiti dal coraggio dei suoi gesti e della sua testimonianza. Il dialogo ha bisogno di persone come Benedetto XVI i cui richiami possono aiutare a svelenire il clima intorno alle minoranze cristiane e non solo in Iraq. Abbiamo bisogno di gesti e parole di pace. Quelli visti ieri ad Ankara vanno nella giusta direzione: tolleranza, rispetto, bontà e giustizia. Esse offrono un aiuto per le nostre comunità minacciate. Di fronte a questi segni del Papa i veri credenti musulmani non potranno che essere felici e rispondere positivamente. Insieme, cristiani e musulmani possono contribuire alla costruzione di un mondo più giusto e di pace perché solo Dio può fare il bene del mondo”.