Fonte: ZENIT
“Preghiamo insieme per i 25.000 rifugiati dell’Iraq ora fra noi”, ha affermato il Vescovo cattolico Antoine Audo di Aleppo, in Siria, nel corso di una Messa nel quartier generale di “Aiuto alla Chiesa che Soffre” (ACS) a Königstein. L’assistente ecclesiastico internazionale, Fr Joaquín Alliende-Luco, ha dato il benvenuto al Vescovo nel corso di una preghiera congiunta per la pace in Terra Santa, in Iraq e in altri Paesi arabi, così come per le intenzioni del Papa, alla vigilia del suo viaggio in Turchia.
“Dopo aver letto alcuni estratti del libro del vostro fondatore ‘Fighter for Peace’, ho notato l’importanza che padre Werenfried ha dato alla preghiera e alla comunione come parti integranti della vostra carità, che hanno la precedenza sulla raccolta di fondi”, ha detto il Vescovo. Chiedendo una nuova politica in tutto il Medio Oriente, il presule sessantenne ha sottolineato: “Abbiamo bisogno di pace a Gerusalemme, in Libano e in tutto il Medio Oriente. La guerra e la violenza distruggono il futuro di tutte le persone coinvolte”.
“Anche i cristiani hanno molta paura per il loro futuro. Molti dei 25.000 cattolici caldei, che si sono spostati dall’Iraq alla Siria si sono stabiliti lì temporaneamente sperando di potersi poi recare in un altro Paese”, ha poi aggiunto.
In Siria, su 19 milioni di abitanti islamici, 160.000 sono cristiani, 40.000 dei quali cattolici di vari riti, inclusi i rifugiati