"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

5 maggio 2022

La chiesa caldea prega per l'unificazione della chiesa Assira dell'Est e la chiesa Antica dell'Est. Le parole del patriarca caldeo Cardinale Louis Sako

By Baghdadhope*

Il sito del patriarcato caldeo ha pubblicato oggi l'appello alla preghiera del Patriarca Cardinale Louis Sako, per la buona riuscita dell'incontro che si svolgerà il prossimo 9 maggio a Chicago (USA)  tra rappresentanti della chiesa Assira dell'Est e quelli del 1968 quando, per dispute interne, un vescovo della chiesa Assira dell'Est creò la chiesa Antica dell'Est. 
Le preghiere che il patriarca invita i suoi fedeli, ma anche gli "eredi della gloriosa chiesa d'Oriente" a recitare domenica 8 maggio saranno rivolte alla speranza che le due chiese realizzino questa "desiderata unità" superando gli "ostacoli" che fino ad ora l'hanno impedita perché: "la nostra forza di cristiani, discepoli di Cristo, è nell'unità e nella coesione e se portiamo nel cuore la fede dei nostri antenati la Chiesa sarà una e forte nonostante le sue diversità."
Nel 2015 era stato proprio il patriarca caldeo a proporre di unire la chiesa Assira dell'Est, quella Antica dell'Est e quella Caldea in un'unica chiesa per far fronte alle tremende sfide che la popolazione irachena di fede cristiana aveva vissuto e stava vivendo. (l'ISIS occupava ancora intere aree del paese) 
Una chiesa cattolica che avrebbe mantenuto le proprie identità facendo pesare maggiormente le "proprie tradizioni, liturgie ed usi. Una chiesa legata a Roma ma più libera di gestire i propri affari interni." 
Quella proposta non ebbe seguito e Baghdadhope ha chiesto al Cardinale Sako quale sia la sua posizione alla luce di questo nuovo tentativo di unione che però non vede protagonista la chiesa caldea.
"Quando nel 2015 io proposi di unire le tre chiese ero sincero e pronto a dimettermi dalla carica patriarcale se fosse stato necessario perché convinto della necessità di far fronte comune ai problemi che la comunità irachena cristiana stava vivendo. La proposta non ebbe seguito perché le controparti non ebbero fiducia. Le due chiese godono di autonomia e non accettarono di essere sottomesse alla disciplina della chiesa cattolica. Io avevo suggerito quella cattolica come dottrina e di chiedere a Roma di accettare i canoni riguardanti la scelta dei vescovi e la liturgia, ad esempio, ma non erano ancora pronte."
La situazione dal 2015 è cambiata, l'ISIS è stato sconfitto militarmente e l'Iraq, pur afflitto da moltissimi problemi, sta vivendo un periodo di relativa calma rispetto a quanto vissuto in passato. Nonostante ciò la motivazione della sua proposta è ancora valida?
"A mio parere tutte le chiese del Medio Oriente che hanno perso il proprio peso a causa di vari problemi, tra i quali il più grave è senza dubbio l'emigrazione di molti nostri fedeli verso paesi maggiormente in grado di assicurare loro un futuro, hanno bisogno di unirsi e rimanere unite per testimoniare la nostra fede apostolica e storica su questa terra meglio difendere le proprie comunità."
Questa volta però la proposta di unione non ha compreso la chiesa caldea. Perché? 
"Non tutte le chiese del Medio Oriente, e quindi in Iraq, hanno avuto una crescita omogenea dal punto di vista pratico e da quello del pensiero e del sentire comune. La chiesa caldea, ad esempio, ha avuto un grosso sviluppo con il nascere di diverse istituzioni, per quanto riguarda la formazione del clero ed anche la riforma liturgica. Soprattutto però ciò che abbiamo superato da tempo, e la mia proposta già del 2015 lo dimostra, è il sentimento di nazionalismo purtroppo ancora radicato nella mente di molti e, per precisione, nel pensiero dei rappresentanti di queste due chiese e che è di ostacolo ad ogni processo unitario."
Esclude quindi che questo dal quale la chiesa caldea è stata esclusa sia un primo passo verso un'unione più larga?   
"L'eventuale unione tra queste due chiese potrebbe essere prova del loro essere in futuro preparate spiritualmente a fare analoghi progressi. Se davvero agiranno con la buona volontà e faranno sacrifici per questo nobile fine, e non con fini propagandistici, questa unione potrebbe portare la porta ad aprirsi ad unioni più larghe. E' auspicabile che i rappresentanti della chiesa Assira dell'Est e della chiesa Antica dell'Est capiscano che il mondo è cambiato e l'importanza dell'unità. In questo senso le preghiere alle quali ho invitato i fedeli rappresentano da parte nostra un gesto di vicinanza ed amicizia nella speranza che la comune fede in Cristo illumini le menti di tutti ed indichi il percorso migliore per la sopravvivenza delle nostre comunità così tanto provate."




Foto Patriarcato caldeo per Baghdadhope

Ecco la foto dei partecipanti all'incontro del 9 maggio prossimo: 
Per la chiesa Assira dell'Est: Patriarca Mar Awa III Royel
                                                    Mar Emmanuel Yosip (Canada) 
                                                    Mar Aprim Nathaniel (Siria)
                                                    Mar Paulus Benjamin (Chicago)
Per la chiesa Antica dell'Est: Patriarca vicario Mar Yacob Daniel (Australia) 
                                                  Mar Gewargis Younan (Chicago)
                                                  Mar Shimun Daniel (Iraq)