"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

3 novembre 2020

Continua la campagna di intimidazione nei confronti dei cristiani in Iraq

By Baghdadhope*

La campagna di intimidazione nei confronti dei cristiani in Iraq non è mai finita. 
Nelle passate settimane si sono verificati 4 esplosioni dolose nei confronti di altrettanti negozi che vendono alcolici gestiti da cristiani ed attribuibili, secondo l'Iraq Security and Humanitarian Monitor, ad un gruppo che si fa chiamare “Ahbab Allah” (Amanti di Dio) e che sarebbe legato alle potentissime milizie sciite che controllano la maggior parte del territorio nazionale. 
A queste notizie si aggiunge quella pubblicata oggi da Ankawa.com secondo la quale uomini armati hanno sparato, ferendo un uomo e danneggiando molte auto parcheggiate, verso uno studio legale che si occupa di difendere i diritti delle famiglie cristiane. 
A compiere l'attacco secondo uno dei legali uscito poco prima dallo studio ed il cui fratello è l'uomo ferito sarebbe stato un gruppo criminale che opera nel campo immobiliare. 
Dal 2003 a centinaia, ma più probabilmente a migliaia di famiglie cristiane in Iraq, soprattutto a Baghdad prima ed a Mosul dopo, sono state espropriate le case e le attività lavorative con la forza o con l'inganno.
Un problema, quello delle proprietà sottratte ai cristiani, che lo stesso patriarca Louis Raphael I Sako, aveva sottolineato nel messaggio indirizzato ai fedeli in occasione del sesto anniversario della sua nomina a patriarca avvenuta nel 2013.