"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

7 maggio 2012

Una cappella dedicata ai martiri cristiani a Kirkuk. Mons. Sako: "Sono 937 dal 2003"

By Baghdadhope*

37 cristiani uccisi a Kirkuk dal 2003 su un totale di 937 cristiani che hanno perso la vita in modo violento in tutto l'Iraq nello stesso periodo.   
937 martiri, come li definisce l'arcivescovo caldeo di Kirkuk, Mons. Louis Sako che proprio a loro ha dedicato la piccola cappella attigua all'arcivescovado inaugurata sabato scorso.
 
La "Chiesa dei Martiri" è proprio questo il suo nome, è un piccolo ma comodo spazio che può ospitare fino a 70 persone e che servirà, come ha spiegato Mons. Sako a Baghdadhope per la celebrazione della Santa Messa quotidiana e per ospitare gruppi di preghiera e contemplazione al posto della più vasta cattedrale.    


Alla fine dello scorso mese di aprile Mons. Sako aveva organizzato e presieduto un incontro tra tutte le componenti etniche di Kirkuk per, come diceva il suo slogan: "Costruire ponti per la pace". L'incontro, appoggiato dall'amministrazione cittadina, aveva avuto tra i risultati quello della formazione di un comitato composto da un cristiano, un curdo, un arabo ed un turcomanno con il compito di seguirne gli sviluppi. Questo comitato, come ha riferito Mons. Sako, si è già riunito ed è già in preparazione un altro incontro tra le parti.