By SIR 21 aprile 2010
Uno sguardo sulla quotidianità dei cristiani iracheni: Christine Hoffmann, segretaria generale di Pax Christi Germania ha riferito la propria esperienza in un convegno svoltosi ieri a Würzburg in Baviera. Hoffmann ha raccontato di un suo viaggio di solidarietà in Iraq. La delegazione era stata invitata dai vescovi cristiani. “Gli iracheni non considerano la guerra che si sta combattendo nel Paese come guerra di religione", bensì come una lotta "per il potere e il petrolio”, ha detto Hoffmann. “Fino al 2003, i sunniti e gli sciiti si sposavano tra loro. L'odio e il terrore vengono portati dall’estero, soprattutto dal vicino Iran”, ha riferito, puntando il dito su “persone e Paesi che hanno interesse ad una situazione instabile in Iraq”. Hoffmann ha raccontato dell’impressione provata nel vedere chiese cristiane sorrette da pilastri di cemento e da posti di sentinella per proteggerle da attentati con autobombe, o la sorpresa nel vedere bambini di tutte le religioni frequentare scuole cristiane. Un’ulteriore fase dei contatti tra Pax Christi e l'Iraq sarà una visita di iracheni in Germania, con cui da anni si svolge il dialogo cristiano-musulmano. Un dialogo che non è utopia, bensì "rappresenta il primo passo per una nuova e maggiore fiducia e per la pace”.