"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

27 marzo 2007

I giovani cristiani iracheni si riuniscono ad Erbil in unità spirituale con il Santo Padre

In concomitanza con la preghiera del Santo Padre con i giovani romani in preparazione della prossima giornata mondiale della gioventù, giovedì 29 marzo, 80 giovani iracheni cristiani che vivono nel territorio della regione del Kurdistan, ma che provengono da tutte le diocesi del paese, si riuniranno presso il Santuario di Maria, ad Erbil.
Il ritiro spirituale, organizzato dal parroco della chiesa caldea del Sacro Cuore di Erbil, Padre Rayan P. Atto, avrà la durata di due giorni. Giovedì i giovani iracheni saranno spiritualmente uniti al Pontefice Benedetto XVI, ed a tutti i giovani cristiani del mondo che nel luglio del 2008 parteciperanno alla Giornata Mondiale della Gioventù a Sydney, ed ascolteranno in diretta la preghiera del Papa che sarà introdotta da Padre Atto e tradotta in arabo ed aramaico, due delle lingue parlate dalla comunità cristiana irachena. La giornata proseguirà con l’Adorazione notturna che terminerà il venerdì mattina con momenti di preghiera, silenzio e lavoro nel giardino del santuario. Alle 12.00 verrà celebrata la Santa Messa a cui seguirà, a conclusione delle giornate di ritiro spirituale, un incontro di festa e gioia per tutti i partecipanti. I momenti salienti di questa occasione di preghiera e festa saranno inoltre trasmessi in diretta da una TV cristiana del Kurdistan iracheno.
“Il sogno dei giovani cristiani iracheni” dice Padre Atto “sarebbe quello di partecipare alla prossimo GMG in Australia. Una partecipazione che avrebbe un alto valore simbolico sia per loro, membri di una comunità che sta soffrendo l’isolamento in cui l’Iraq tuttora vive, sia per i giovani cristiani del mondo che potrebbero così confrontarsi con i propri fratelli iracheni direttamente, e non solo attraverso ciò che i media riportano.”
“Lo scopo del ritiro spirituale”
continua il sacerdote “è quello di far proprie le parole del Santo Padre circa la necessità di leggere la Bibbia, ricercare il valore dell’Eucarestia, ed avvicinarsi, visitando i monasteri ed i santuari, alla spiritualità di quei luoghi facendone propri i valori di vita.

By Baghdadhope