Sabato 22 ottobre riprenderanno finalmente i corsi di filosofia e telogia presso il Babel College di Baghdad, l'unica facoltà teologica cristiana in Iraq. In realtà i corsi avrebbero dovuto riprendere già il primo di ottobre, ma la mancanza di sicurezza in città, specialmente nel quartiere di Dora, a sud est della capitale, dove il College è situato, non lo ha permesso. Per ora, infatti, sono ricominciati solo i corsi dell'Istituto della Catechesi, mentre per dare il via all'anno accademico si attenderà il sabato successivo a due date che si prevedono pericolose: il 15, quando gli iracheni dovranno esprimere attraverso le urne la propria volontà riguardo il testo della nuova costituzione, ed il 19, il giorno di inizio del processo a Saddam Hussein.
Inatanto la violenza continua a colpire tutti gli iracheni indiscriminatamente, come la madre di un sacerdote cattolico caldeo che domenica scorsa, dopo aver lasciato la chiesa di San Giorgio, dove aveva partecipato alla Santa Messa, è rimasta accidentalmente uccisa in uno scontro a fuoco scoppiato mentre con la famiglia faceva ritorno a casa, mentre un altro dei suoi figli è rimasto ferito.
“Baghdad ha perduto la sua bellezza e non ne è rimasto che il nome.
Rispetto a ciò che essa era un tempo, prima che gli eventi la colpissero e gli occhi delle calamità si rivolgessero a lei, essa non è più che una traccia annullata, o una sembianza di emergente fantasma.”
Ibn Battuta
"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."
Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014
Baghdad, 19 luglio 2014