By Baghdadhope*
L'11 ottobre di 14 anni fa venne ritrovato a Mosul il corpo del sacerdote siro-ortodosso Padre Paul Iskandar, rapito due giorni prima.
Il suo martirio inaugurò la lunga serie di rapimenti ed uccisioni di sacerdoti e vescovi in Iraq tra il 2006 ed il 2008.
I rapimenti si risolsero in pagamenti di riscatti ma altri servi di Dio furono martirizzati: Padre Ragheed Ghanni, ucciso a sangue freddo insieme a tre suddiaconi nel giugno del 2007 sulla soglia della chiesa dello Spirito Santo a Mosul dove aveva appena celebrato la santa messa, Mons. Faraj Paulus Raho, arcivescovo caldeo della stessa città ritrovato cadavere dopo il rapimento avvenuto nel febbraio del 2008, anche in quel caso davanti alla chiesa dove il prelato aveva appena celebrato messa, e Padre Yousef Adel, sacerdote siro ortodosso ucciso a Baghdad il 5 aprile di quello stesso anno
Il funerale di Padre Padre Paul Iskandar, mutilato e decapitato dai suoi rapitori, fu celebrato nella Cattedrale di Mar Ephrem, la chiesa dove serviva e dove era stato ordinato sacerdote nel 1989 dall'allora vescovo di Mosul, Mor Gregorius Saliba Chamoun, che aveva precipitosamente abbandonato il sinodo che si stava svolgendo a Damasco non appena ricevuta la notizia del rapimento.
Il corpo fu poi sepolto nel cimitero dei sacerdoti nella chiesa dell'Immacolata, già colpita da un autobomba nel dicembre del 2009 e poi distrutta dall'ISIS nel 2015, durante il periodo di occupazione della città.
In occasione del funerale alcuni familiari del sacerdote, seppure in forma anonima per timore di vendette, avevano confermato la richiesta di un riscatto da parte dei rapitori che avevano chiesto anche una esplicita condanna da parte della chiesa siro ortodossa del discorso fatto da Papa Benedetto XVI a Ratisbona.
Il corpo fu poi sepolto nel cimitero dei sacerdoti nella chiesa dell'Immacolata, già colpita da un autobomba nel dicembre del 2009 e poi distrutta dall'ISIS nel 2015, durante il periodo di occupazione della città.
In occasione del funerale alcuni familiari del sacerdote, seppure in forma anonima per timore di vendette, avevano confermato la richiesta di un riscatto da parte dei rapitori che avevano chiesto anche una esplicita condanna da parte della chiesa siro ortodossa del discorso fatto da Papa Benedetto XVI a Ratisbona.
Condanna che le chiese siro ortodosse irachene avevano già reso pubblica esponendo dei cartelli a proposito già prima del rapimento di Padre Iskandar.