By Baghdadhope*
Fonte principale della notizia Ankawa.com
A pochi giorni dalla data di intronizzazione di Amba Tawadros II come nuovo patriarca copto ortodosso prevista per il 18 novembre, una buona notizia per la comunità copta arriva dall'Iraq.
Domenica 11 novembre è stata infatti posata la prima pietra della nuova cattedrale copta ortodossa nella capitale irachena a Baghdad Jadida, una delle zone ad est del centro cittadino.
La chiesa sarà dedicata alla Vergine Maria ed ad "Anba Bola", quel Paolo di Tebe da molti considerato il primo degli eremiti e che visse in completa solitudine nel deserto egiziano a cavallo tra il III ed il IV secolo.
A fare gli onori di casa nell'area dove sorgerà il nuovo edificio di culto è stato Padre Mena al Yursalaimi che dal 2006 ha cura della piccola comunità copta ortodossa.
Alla cerimonia ha presenziato il governatore di Baghdad, Salah Abdul Razaq, che ha sottolineato come un tale evento sia motivo di orgoglio per la città e per il paese in cui non ci sono differenze tra le diverse religioni e che non permetterà che la sua unità venga minata da forze esterne; e che ha ricordato la volontà dello stato iracheno di aiutare i cristiani a consolidare le proprie radici in quanto cittadini ed a rimanere quindi in patria.
Alla cerimonia ha presenziato il governatore di Baghdad, Salah Abdul Razaq, che ha sottolineato come un tale evento sia motivo di orgoglio per la città e per il paese in cui non ci sono differenze tra le diverse religioni e che non permetterà che la sua unità venga minata da forze esterne; e che ha ricordato la volontà dello stato iracheno di aiutare i cristiani a consolidare le proprie radici in quanto cittadini ed a rimanere quindi in patria.
Da parte sua Sherif Shahin, ambasciatore egiziano in Iraq ha sottolineato come la posa della prima pietra della nuova chiesa è testimonianza delle buone relazioni tra Egitto ed Iraq. Presenti alla cerimonia erano anche Mons. Shleimun Warduni, vicario patriarcale caldeo, il vescovo di Baghdad della chiesa assira dell'est, Mar Gewargis Slewa, Mons. Yousif Abba, vescovo di Baghdad della chiesa siro cattolica, rappresentanti della chiesa siro ortodossa, il presidente dell'ufficio governativo per la gestione delle proprietà delle chiese cristiane, Raad Kachaci ed il segretario della Nunziatura Apostolica, Mons. George George Panamthundil.
Secondo quanto rivelato da un diacono copto ortodosso la prima pietra della chiesa, in realtà un parallelepipedo di marmo in cui è stato versato del cememto da parte dei partecipanti, contiene una croce di legno, una copia del Vecchio e del Nuovo Testamento, un giornale del giorno, banconote irachene ed egiziane, una copia dell'accordo sulla costruzione della chiesa siglato con l'ufficio governativo per la gestione delle proprietà delle chiese cristiane, una del contratto d'appalto e la lista delle famiglie appartenenti alla chiesa copta ortodossa in Iraq.
Una lista che non deve essere però molto lunga. La chiesa copta ortodossa in Iraq non ha infatti molti fedeli ed ebbe il suo massimo splendore negli anni 70 dello scorso secolo quando migliaia di lavoratori egiziani furono attratti nel paese dalle opportunità di lavoro. In tutto la chiesa, anche in quel periodo di espansione, aveva tre luoghi di culto nella zona di Baghdad: due chiese in città, tra cui quella della Vergine Maria ed Anba Bola (lo stesso nome della futura cattedrale) nel centralissimo quartiere di Shorjia che altro non era che una chiesa latina precedentemente affidata ai Carmelitani e concessa a metà degli anni 70 ai copti ortodossi, ed una piccola chiesa all'interno del cimitero della comunità sito a circa 60 km ad ovest della capitale.