"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

28 aprile 2022

I caldei di Egitto si sono riuniti per la prima volta

Andrea Gagliarducci

Incredibile ma vero, c’è una piccola comunità di cristiani caldei in Egitto. Conta 1000 battezzati, 3 parrocchie, due religiosi e 4 sacerdoti, di cui due secolari e due regolari. E l’attuale amministratore apostolico, Philip J. Naim* ha voluto riunirli tutti, dando corpo a un progetto che aveva cominciato a sviluppare all’inizio del 2019 perché fosse concretizzato nell’anno giubilare dell’eparchia.
L’eparchia del Cairo dei Caldei è stata eretta, infatti, il 23 aprile del 1980. Motto di quell’incontro sarebbe stato “Gloria a Lui per il suo amore indescrivibile”.
L’incontro, però, ebbe luogo solo online, per via della pandemia.
Il nuovo incontro si è tenuto, invece, lo scorso 8 aprile. L’incontro ha riunito i rappresentanti delle famiglie caldee in Egitto, in particolare nel Grande Cairo e ad Alessandria.
L'incontro si è aperto con un discorso di benvenuto e poi una spiegazione della storia dei Caldei in Egitto dal VII e VIII secolo fino ai giorni nostri. L'incontro si è concluso con un pranzo conviviale.
I caldei arrivarono in Egitto nella seconda metà del XIX secolo, quando circa 150 famiglie giunsero dall’Iraq, dall’Iran e dall’Anatolia. La loro cura pastorale fu inizialmente affidata alla Chiesa Latina, e solo nel 1890 fu eretto un vicariato parrocchiale.
Al 1896, c’erano 200 fedeli caldei, mentre nel 1914 erano 400. La costruzione di una chiesa caldea iniziò già nel 1891, grazie alla donazione di una benefattrice iraniana. Dedicata a Sant’Antonio Abate, la chiesa fu inaugurata nel 1893, mentre solo nel 1941 viene posta la pietra per una nuova chiesa dedicata a Nostra Signora di Fatima.
Il 23 aprile 1980 il vicariato patriarcale fu elevato al rango di eparchia con giurisdizione su tutto l'Egitto, e la chiesa di Nostra Signora di Fatima divenne cattedrale della nuova diocesi. Un'altra parrocchia è stata aperta ad Alessandria. L’eparchia è vacante dal 2010 ed è amministrata da vicari patriarcali.

 * L'attuale amministratore patriarcale in Egitto non è il Corepiscopo Mons. Philip Najim, ormai da anni incardinato nella diocesi caldea di San Pietro in California, ma Padre Paulus Sati  nominato al suo posto il 29 agosto 2018. 
Nota di Baghdadhope