"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

5 maggio 2021

Iniziative per rilanciare i pellegrinaggi a Ur dei Caldei, dopo la visita di Papa Francesco


Una dozzina di esponenti di diverse Chiese cristiane provenienti da tutto il mondo è attesa nei prossimi giorni a Ur dei Caldei, la località irachena da dove, secondo la tradizione, è iniziato il viaggio del Patriarca Abramo, Padre di tutti i credenti. Sabato 8 maggio, i membri della delegazione pregheranno insieme presso la dimora di Abramo, in un singolare pellegrinaggio che esprime anche l’auspicio di veder ripartire e crescere in quell’area il flusso di pellegrinaggi, quando anche il Paese sarà uscito dalla crisi pandemica. 
L’occasione della visita degli esponenti cristiani a Ur è fornita dall’insediamento ufficiale del vescovo siro cattolico Firas Mundher Drdr come Esarca patriarcale di Bassorah e Golfo. 
La cerimonia di insediamento avverrà a Bassora venerdì 7 maggio, e verdrà la partecipazione del Patriarca di Antiochia dei siro cattolici, Ignace Youssif III Younan
Il giorno successivo, sabato 8 maggio, il Patriarca e gli altri ecclesiastici presenti all’insediamento dell’Esarca Firas Drdr compiranno la loro visita a Ur. 
Come rileva il website ankawa.com, la visita della delegazione di ecclesiastici si inquadra nel tentativo – sostenuto anche dalle autorità locali e nazionali – di valorizzare l’area di Ur dei caldei come meta di pellegrinaggi, dopo che quel luogo cruciale per la storia della salvezza ha ospitato uno dei momenti chiave della visita di Papa Francesco in Iraq (5-8 marzo 2021). 
L’auspicio di veder crescere il turismo religioso e archeologico a Ur e in tutto il governatorato iracheno di Dhi Qar è stato già al centro di colloqui tra rappresentanti ecclesiastici e autorità civili locali e nazionali, insieme alla sollecitazione a dedicare maggior attenzione e risorse al settore del turismo. L’Ispettorato per le antichità di Dhi Qar ha già sondato la possibilità di coinvolgere anche ONG e organismi internazionali come potenziali partner in progetti volti a sviluppare infrastrutture turistiche intorno all’antica città di Ur. La collocazione a Ur della casa di Abramo rappresenta un potenziale, innegabile incentivo a incoraggiare il turismo religioso nell’area. 
Il website ankawa.com riporta al riguardo anche le dichiarazioni del portavoce del ministro degli esteri iracheno Fuad Mohammed Hussein, ricevuto lunedì 3 maggio in Vaticano da Papa Francesco. 
Nelle dichiarazioni riportate da sito web iracheno si sottolinea l’importanza di curare e valorizzare le aree archeologiche in Iraq, anche coinvolgendo società e imprese straniere nella costruzione e gestione di opere necessarie a garantire il rilancio di tali aree anche come poli d’attrazione turistica. 
 Il più grande pellegrinaggio compiuto da cristiani iracheni negli ultimi anni è stato proprio quello che nell’aprile 2016 ha visto circa 200 caldei di Baghdad recarsi fino a Ur. Vescovo caldeo Basilio Yaldo e da sette sacerdoti, i cristiani appartenenti a diverse comunità e parrocchie di Baghdad vissero quel pellegrinaggio come “momento forte” nello spirito dell'Anno della Misericordia. 
In quell’occasione, una Liturgia eucaristica fu celebrata nel sito archeologico, non lontano dallo Ziggurat sumerico, sotto una tenda innalzata a ricordo di quella di Abramo.