By Fides
I risultati ufficiali delle elezioni nazionali irachene svoltesi lo scorso 30 aprile, diffusi nei giorni scorsi dalla Commissione elettorale indipendente, hanno reso pubblica anche l'assegnazione dei 5 seggi parlamentari che la legge elettorale in vigore riserva a candidati di fede cristiana. La National Rafidain List, sigla elettorale dell'Assyrian Democratic Movement (conosciuto popolarmente come Zowaa), ha guadagnato i due seggi delle circoscrizioni elettorali di Baghdad e Kirkuk, mentre la lista del Chaldean Siriac Assyrian Popular Council ha prevalso nei seggi riservati ai cristiani nelle città di Ninive e Erbil. Il seggio riservato ai cristiani nella città di Dahuk è stato conquistato da Azad Hurmuz, un cristiano candidato in una lista comunista.
I risultati ufficiali delle elezioni nazionali irachene svoltesi lo scorso 30 aprile, diffusi nei giorni scorsi dalla Commissione elettorale indipendente, hanno reso pubblica anche l'assegnazione dei 5 seggi parlamentari che la legge elettorale in vigore riserva a candidati di fede cristiana. La National Rafidain List, sigla elettorale dell'Assyrian Democratic Movement (conosciuto popolarmente come Zowaa), ha guadagnato i due seggi delle circoscrizioni elettorali di Baghdad e Kirkuk, mentre la lista del Chaldean Siriac Assyrian Popular Council ha prevalso nei seggi riservati ai cristiani nelle città di Ninive e Erbil. Il seggio riservato ai cristiani nella città di Dahuk è stato conquistato da Azad Hurmuz, un cristiano candidato in una lista comunista.
Gli attivisti politici legati alle comunità cristiane presenti in Iraq
si erano ancora una volta presentati in ordine sparso all'appuntamento
elettorale del 30 aprile: erano almeno 9 le piccole liste in lizza
ispirate da attivisti cristiani (caldei, siri, assiri).
Adesso i 328 membri del nuovo Parlamento dovranno eleggere il Presidente e il Primo Ministro iracheni, nel rispetto del sistema che riserva la carica presidenziale a un curdo e quella di Primo Ministro ad uno sciita.
“Alle elezioni - riferisce all'Agenzia Fides S. E. Saad Sirop Hanna, Vescovo ausiliare caldeo di Baghdad - l'Alleanza ‘Stato di Diritto’, che sostiene il primo Ministro Nuri al Maliki, ha vinto, ma si è aggiudicata 93 seggi e quindi non ha ottenuto la maggioranza assoluta. Per formare il governo, dovrà stringere un accordo di coalizione con altri partiti. Speriamo che si trovi presto la via per assicurare al Paese la stabilità politica”.
Adesso i 328 membri del nuovo Parlamento dovranno eleggere il Presidente e il Primo Ministro iracheni, nel rispetto del sistema che riserva la carica presidenziale a un curdo e quella di Primo Ministro ad uno sciita.
“Alle elezioni - riferisce all'Agenzia Fides S. E. Saad Sirop Hanna, Vescovo ausiliare caldeo di Baghdad - l'Alleanza ‘Stato di Diritto’, che sostiene il primo Ministro Nuri al Maliki, ha vinto, ma si è aggiudicata 93 seggi e quindi non ha ottenuto la maggioranza assoluta. Per formare il governo, dovrà stringere un accordo di coalizione con altri partiti. Speriamo che si trovi presto la via per assicurare al Paese la stabilità politica”.