By Baghdadhope*
Si sta celebrando in questi momenti a Baghdad, nella cattedrale caldea di San Giuseppe, la cerimonia di ordinazione dei tre nuovi vescovi della chiesa caldea:
Si sta celebrando in questi momenti a Baghdad, nella cattedrale caldea di San Giuseppe, la cerimonia di ordinazione dei tre nuovi vescovi della chiesa caldea:
Monsignor Saad Sirop Hanna, nuovo ausiliare patriarcale
Monsignor Yousif Toma, Arcivescovo di Kirkuk
Monsignor Yousif Toma, Arcivescovo di Kirkuk
Monsignor Habib Alnaufali, Arcivescovo di Bassora
a guidare la cerimonia è Mar Louis Raphael I Sako, Patriarca di Babilonia dei Caldei di cui Baghdadhope pubblica per intero il testo dell'omelia:
Omelia del Patriarca Mar Louis Raphael I Sako
in occasione della consacrazione dei nuovi Vescovi
1 . Ringraziamo il Signore per la grazia conferita oggi alla nostra chiesa attraverso la consacrazione di tre nuovi Vescovi : Joseph , Habib e Saad. Essi sono segno di speranza e di forza. Preghiamo per loro.
2 . Un vescovo è come Giovanni il Battista nel servire Cristo ed i suoi fratelli. La Bibbia posta sulla sua schiena mentre giace a terra è un chiaro segno del suo svuotare se stesso (Ph. 2/7) per essere riempito dalla Parola di Dio e per portarla agli altri. Questa kenosis trasferirà le sue caratteristiche giorno dopo giorno all'immagine di Cristo.
3 . Un vescovo è chiamato ad offrire cura speciale e generosa al suo gregge anche se per far ciò dovesse dare la propria vita come Gesù il Buon Pastore! Essere vescovo è una chiamata, non una carriera o un privilegio. Una fede profonda ed un duro lavoro sono necessari perché i fedeli vedano attraverso di lui "la salvezza di Dio" (Lc 3/6).
4 . La dignità del vescovo è nel suo servizio e nella sua dedizione, non nella sua autorità. Gesù il Buon Pastore dice: "chi è il più grande tra voi diventi come il più piccolo e chi governa come colui che serve.” (Lc 22/26 ) e "il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito ma per servire” (Mt 20 / 28 ) è un mistero pasquale - un'esperienza mistica che egli dovrebbe vivere con gioia.
5 . La vita del vescovo dopo la consacrazione non è più sua ma è dedicata al suo gregge. Il suo anello simboleggia il suo impegno, come nel matrimonio. Per questa ragione egli deve stare con i fedeli e servirli con entusiasmo e generosità. Deve interessarsi dei membri della sua diocesi ed ascoltarli come un padre, un fratello, un pastore ed un educatore. Deve aprire il suo cuore a tutti senza eccezione e specialmente ai poveri, ai bisognosi ed agli oppressi, accoglierli e dare loro speranza soprattutto in questi momenti difficili. Il suo ministero brillerà quando, ogni giorno, lo metterà in pratica.
6 . Il Vescovo nella tradizione della Chiesa orientale è chiamato Hassia che significa portatore di perdono e di compassione, e non del bastone. Egli deve superare le difficoltà e le tensioni con mitezza ed umiltà, stendere la mano e accogliere.
7 . Cari fratelli: Giuseppe, Habib e Saad, lo Spirito Santo vi ha scelto per servire la Chiesa - le comunità di Kirkuk, Bassora e Baghdad a voi affidate.
La vostra consacrazione è avvenuta in commemorazione dei quattro Evangelisti secondo il calendario liturgico caldeo. Così leggetela come segno dei tempi e proclamate costantemente e senza timore la Parola di Dio. Siate vicini ai vostri fedeli attraverso la preghiera, l'istruzione cristiana ed il seguirli. Voi siete i successori degli apostoli. E’ una grande responsabilità!
8 . Siate trasparenti in tutto perché i vostri volti lascino vedere ciò che è nei vostri cuori. La trasparenza è una caratteristica evangelica. L'apostolo Paolo dice: "tutto quello che è manifestato è luce" (Efe.5/13) Non dovete dimenticare di essere membri del Sinodo in cui ognuno di voi deve lavorare per far crescere l'unità e la comunione della Chiesa.
9 . Non utilizzate la vostra posizione per il vostro interesse o per il bene della vostra famiglia o dei vostri amici. Amate tutti, soprattutto nelle vostre diocesi: sacerdoti, diaconi, monaci, suore, consacrati e consacrate.
Rispettateli e curatevi di loro perché sono preziosi, seguiteli e dirigeteli come un padre con i suoi figli.
Attraverso il vostro esempio e la vostra condotta potrete facilmente attrarre nuove vocazioni per la Chiesa.
Incoraggiate i fedeli ad impegnarsi nel lavoro apostolico ed a cooperare con i loro concittadini a diffondere la cultura del dialogo, della riconciliazione, della giustizia e della pace.
10. Sappiamo che il percorso del vescovo non è cosparso di fiori, ma con la grazia di Dio ed ispirati dallo Spirito Santo faremo ciò che è possibile come San Giovanni Battista per "preparare al Signore un popolo ben disposto." (Lc 1/17)
11 . Sorelle e Fratelli questa settimana preghiamo per l'unità dei cristiani. In questa celebrazione ecumenica in cui sono presenti i rappresentanti di tutte le chiese preghiamo e lavoriamo insieme per raggiungere questo obiettivo per il quale Gesù ha pregato. Invito inoltre tutti a pregare per la pace nel nostro paese e in Siria. E' tempo di incontrarsi per un dialogo coraggioso e per la riconciliazione.
12 . Vorrei cogliere l'occasione per estendere i miei ringraziamenti e la mia gratitudine a Sua Santità Papa Francesco che ha approvato le decisioni del Sinodo, il primo del mio Patriarcato. Molti ringraziamenti a Sua Eminenza il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali ed ai suoi collaboratori, ed a Sua Eccellenza il Nunzio Apostolico, Mons. Giorgio Lingua. Sono grato per il loro incoraggiamento e sostegno. Molti ringraziamenti ai Vescovi presenti alla consacrazione, a tutti gli ambasciatori e rappresentanti del governo, a voi cari fratelli e sorelle e alle delegazioni provenienti dalle diocesi di Kirkuk
Che Dio vi benedica.
Omelia del Patriarca Mar Louis Raphael I Sako
in occasione della consacrazione dei nuovi Vescovi
1 . Ringraziamo il Signore per la grazia conferita oggi alla nostra chiesa attraverso la consacrazione di tre nuovi Vescovi : Joseph , Habib e Saad. Essi sono segno di speranza e di forza. Preghiamo per loro.
2 . Un vescovo è come Giovanni il Battista nel servire Cristo ed i suoi fratelli. La Bibbia posta sulla sua schiena mentre giace a terra è un chiaro segno del suo svuotare se stesso (Ph. 2/7) per essere riempito dalla Parola di Dio e per portarla agli altri. Questa kenosis trasferirà le sue caratteristiche giorno dopo giorno all'immagine di Cristo.
3 . Un vescovo è chiamato ad offrire cura speciale e generosa al suo gregge anche se per far ciò dovesse dare la propria vita come Gesù il Buon Pastore! Essere vescovo è una chiamata, non una carriera o un privilegio. Una fede profonda ed un duro lavoro sono necessari perché i fedeli vedano attraverso di lui "la salvezza di Dio" (Lc 3/6).
4 . La dignità del vescovo è nel suo servizio e nella sua dedizione, non nella sua autorità. Gesù il Buon Pastore dice: "chi è il più grande tra voi diventi come il più piccolo e chi governa come colui che serve.” (Lc 22/26 ) e "il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito ma per servire” (Mt 20 / 28 ) è un mistero pasquale - un'esperienza mistica che egli dovrebbe vivere con gioia.
5 . La vita del vescovo dopo la consacrazione non è più sua ma è dedicata al suo gregge. Il suo anello simboleggia il suo impegno, come nel matrimonio. Per questa ragione egli deve stare con i fedeli e servirli con entusiasmo e generosità. Deve interessarsi dei membri della sua diocesi ed ascoltarli come un padre, un fratello, un pastore ed un educatore. Deve aprire il suo cuore a tutti senza eccezione e specialmente ai poveri, ai bisognosi ed agli oppressi, accoglierli e dare loro speranza soprattutto in questi momenti difficili. Il suo ministero brillerà quando, ogni giorno, lo metterà in pratica.
6 . Il Vescovo nella tradizione della Chiesa orientale è chiamato Hassia che significa portatore di perdono e di compassione, e non del bastone. Egli deve superare le difficoltà e le tensioni con mitezza ed umiltà, stendere la mano e accogliere.
7 . Cari fratelli: Giuseppe, Habib e Saad, lo Spirito Santo vi ha scelto per servire la Chiesa - le comunità di Kirkuk, Bassora e Baghdad a voi affidate.
La vostra consacrazione è avvenuta in commemorazione dei quattro Evangelisti secondo il calendario liturgico caldeo. Così leggetela come segno dei tempi e proclamate costantemente e senza timore la Parola di Dio. Siate vicini ai vostri fedeli attraverso la preghiera, l'istruzione cristiana ed il seguirli. Voi siete i successori degli apostoli. E’ una grande responsabilità!
8 . Siate trasparenti in tutto perché i vostri volti lascino vedere ciò che è nei vostri cuori. La trasparenza è una caratteristica evangelica. L'apostolo Paolo dice: "tutto quello che è manifestato è luce" (Efe.5/13) Non dovete dimenticare di essere membri del Sinodo in cui ognuno di voi deve lavorare per far crescere l'unità e la comunione della Chiesa.
9 . Non utilizzate la vostra posizione per il vostro interesse o per il bene della vostra famiglia o dei vostri amici. Amate tutti, soprattutto nelle vostre diocesi: sacerdoti, diaconi, monaci, suore, consacrati e consacrate.
Rispettateli e curatevi di loro perché sono preziosi, seguiteli e dirigeteli come un padre con i suoi figli.
Attraverso il vostro esempio e la vostra condotta potrete facilmente attrarre nuove vocazioni per la Chiesa.
Incoraggiate i fedeli ad impegnarsi nel lavoro apostolico ed a cooperare con i loro concittadini a diffondere la cultura del dialogo, della riconciliazione, della giustizia e della pace.
10. Sappiamo che il percorso del vescovo non è cosparso di fiori, ma con la grazia di Dio ed ispirati dallo Spirito Santo faremo ciò che è possibile come San Giovanni Battista per "preparare al Signore un popolo ben disposto." (Lc 1/17)
11 . Sorelle e Fratelli questa settimana preghiamo per l'unità dei cristiani. In questa celebrazione ecumenica in cui sono presenti i rappresentanti di tutte le chiese preghiamo e lavoriamo insieme per raggiungere questo obiettivo per il quale Gesù ha pregato. Invito inoltre tutti a pregare per la pace nel nostro paese e in Siria. E' tempo di incontrarsi per un dialogo coraggioso e per la riconciliazione.
12 . Vorrei cogliere l'occasione per estendere i miei ringraziamenti e la mia gratitudine a Sua Santità Papa Francesco che ha approvato le decisioni del Sinodo, il primo del mio Patriarcato. Molti ringraziamenti a Sua Eminenza il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali ed ai suoi collaboratori, ed a Sua Eccellenza il Nunzio Apostolico, Mons. Giorgio Lingua. Sono grato per il loro incoraggiamento e sostegno. Molti ringraziamenti ai Vescovi presenti alla consacrazione, a tutti gli ambasciatori e rappresentanti del governo, a voi cari fratelli e sorelle e alle delegazioni provenienti dalle diocesi di Kirkuk
Che Dio vi benedica.