By Baghdadhope*
Fonte della notizia: Shafaaq News
"Già nel 2014 le minoranze religiose potrebbero sparire dall'Iraq". Questa un sintesi la funesta previsione fatta da Yonadam Kanna, membro cristiano del parlamento iracheno in un'intervista rilasciata a Shafaaq News.
Secondo quanto dichiarato da Kanna le minoranze religiose irachene malgrado siano state meno colpite direttamente nel corso del 2011 continuano a lasciare il paese a causa delle discriminazioni cui sono soggette e che causano alti tassi di disoccupazione ed aumentano il senso di "non appartenenza" al paese.
Se la migrazione in atto dovesse continuare con gli attuali ritmi, ha continuato Kanna, l'Iraq potrebbe non avere più minoranze religiose già nel 2014.
Un evento, questo, che potrà essere evitato, come ha affermato il parlamentare Muhammad al Khalidi, con l'approvazione da parte del governo di nuove leggi atte a destinare posti di lavoro ed altre garanzie ai membri delle minoranze religiose. Un'approvazione che secondo Ali Al Moussawi, consigliere del primo ministro iracheno, dovrebbe essere prossima.
Della situazione delle minoranze in Iraq ha parlato a Shafaaq News anche Pascale Isho Warda, ex ministro per la migrazione e gli sfollati tra il 2004 ed il 2005, che a proposito dei cristiani ha ribadito la pericolosità del fenomeno della migrazione verso l'estero ed anche all'interno dello stesso Iraq che ad esempio a Baghdad ne ha dimezzato il numero. Migrazione che, secondo la Signora Warda, è frutto di un piano che mira a destabilizzare l'Iraq colpendone le minoranze.
Ad esprimere preoccupazione per l'esodo dei cristiani dall'Iraq, riporta Shafaaq News, è stato anche un gruppo di cristiani ed ebrei americani che hanno recentemente incontrato l'ambasciatore iracheno negli USA, Hamid al Bayyati.