Source: SIR
8 gennaio, “Fermate la strage, in nome di Dio!”. E’ l’appello accorato di chi vive “ogni giorno e ormai da anni, la violenza e la morte”. Mons. Shlemon Warduni, vicario patriarcale di Baghdad, interviene così sulla guerra in corso a Gaza. “Quelli che hanno sperimentato le guerre e le ingiustizie – dichiara al Sir - ora compiono sugli altri le medesime azioni. E questo vale sia per i palestinesi che per gli israeliani”. Per questo, aggiunge il vicario, “bisogna levare la voce per dire ‘no’ e che non è questo il modo di fare e di agire. Mi chiedo come si può mancare di rispetto a uomini, donne e bambini indifesi e innocenti. Gli israeliani hanno sperimentato una terribile guerra ed anche i palestinesi. Ma nonostante ciò continuano a fare guerra”. “La sofferenza – dice il presule - non conosce cittadinanza, religione, etnia, colpisce tutti, non c’è distinzione tra un bambino iracheno ed uno di Gaza. La violenza, purtroppo, li costringe in un devastante gioco al massacro che non conosce esitazioni. Questa guerra in corso a Gaza danneggia tutti quanti e miete vittime innocenti”.
8 gennaio, “Fermate la strage, in nome di Dio!”. E’ l’appello accorato di chi vive “ogni giorno e ormai da anni, la violenza e la morte”. Mons. Shlemon Warduni, vicario patriarcale di Baghdad, interviene così sulla guerra in corso a Gaza. “Quelli che hanno sperimentato le guerre e le ingiustizie – dichiara al Sir - ora compiono sugli altri le medesime azioni. E questo vale sia per i palestinesi che per gli israeliani”. Per questo, aggiunge il vicario, “bisogna levare la voce per dire ‘no’ e che non è questo il modo di fare e di agire. Mi chiedo come si può mancare di rispetto a uomini, donne e bambini indifesi e innocenti. Gli israeliani hanno sperimentato una terribile guerra ed anche i palestinesi. Ma nonostante ciò continuano a fare guerra”. “La sofferenza – dice il presule - non conosce cittadinanza, religione, etnia, colpisce tutti, non c’è distinzione tra un bambino iracheno ed uno di Gaza. La violenza, purtroppo, li costringe in un devastante gioco al massacro che non conosce esitazioni. Questa guerra in corso a Gaza danneggia tutti quanti e miete vittime innocenti”.
“Le appena trascorse festività natalizie – conclude mons. Warduni – hanno portato un po’ di serenità qui in Iraq, dove abbiamo potuto celebrare senza problemi di sorta. Purtroppo quello che sta accadendo a Gaza è orribile e ci ha gettato nello sconforto”.