"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

2 luglio 2006

Ogni uomo, a qualsiasi popolo appartenga, è fratello.

Domenica 2 luglio. Piazza San Pietro, Roma.
Papa Benedetto XVI ha dichiarato di “seguire con crescente preoccupazione gli avvenimenti in Iraq e Terra Santa” spiegando che “di fronte, da una parte, alla cieca violenza che fa stragi atroci e, dall'altra, alla minaccia dell'aggravamento della crisi fattasi da qualche giorno ancor più drammatica c'è bisogno di giustizia, di serio e credibile impegno di pace: che, purtroppo, non si vedono”.
Per questa ragione il Pontefice ha invitato i fedeli ad unirsi in una preghiera fiduciosa e perseverante: "Il Signore illumini i cuori e nessuno si sottragga al dovere di costruire una convivenza pacifica, nel riconoscimento che ogni uomo, a qualsiasi popolo appartenga, è fratello. "
Per quanto riguarda l'Iraq, il riferimento alla "cieca violenza" ha ricordato a tutti ciò che è avvenuto ieri nell'affollato mercato di Al Ula, nell'immenso quartiere nord orientale di Sadr City, dove un furgone sotto il quale era nascosta un enorme quantità di tritolo è esploso alle 10.00 del mattino causando almeno 66 vittime e centinaia di feriti tra qui molti tuttora in condizioni gravissime.