Ieri, 17 luglio, un sacerdote della chiesa cattolica caldea di Baghdad è stato rapito ma oggi, 18 luglio, è stato rilasciato non senza avere subito delle violenze. Le notizie da Baghdad sono per ora scarne, si sa solo che i rapitori lo hanno ripetutamente colpito alla mano destra che è stata anche bruciata con delle sigarette e che, dopo un iniziale richiesta di riscatto di 200.000 $ lo hanno lasciato libero, minacciandolo però di un possibile ulteriore sequestro.
Niente si sa invece di chi lo abbia rapito e del perchè del gesto. Se si sia trattato cioè di un ennesimo episodio legato alla florentissima industria dei sequestri che in Iraq prospera, o piuttosto di un evento legato alla "nuova" sistemazione di Baghdad che sempre di più vede le opposte fazioni sciite e sunnite lottare per la "presa" del territorio, una presa che prevede la cacciata dai quartieri sotto controllo dell'una o dell'altra fazione di ogni elemento ad esse estraneo.
Dopo la brutta esperienza, comunque, il sacerdote ora sta bene.