By Asia News
5 gennaio 2024
“Ogni giorno l’aviazione turca bombarda le nostre montagne e prende di mira i nostri villaggi”. Lo racconta ad AsiaNews dalle montagne del Kurdistan iracheno p. Samir Youssef, parroco del villaggio di Enishke, nella diocesi di Amadiya.
P. Samir conferma l’intensità della nuova attacchi che - dallo scorso 23 dicembre, in risposta a un attentato del Pkk e approfittando dell’attenzione internazionale concentrata su Gaza - l’esercito turco sta portando avanti contro le regioni controllate dai curdi nelle zone più vicine ai propri confini in Iraq e in Sira.
P. Samir conferma l’intensità della nuova attacchi che - dallo scorso 23 dicembre, in risposta a un attentato del Pkk e approfittando dell’attenzione internazionale concentrata su Gaza - l’esercito turco sta portando avanti contro le regioni controllate dai curdi nelle zone più vicine ai propri confini in Iraq e in Sira.
”Ieri mattina i turchi hanno colpito vicino alla casa di una famiglia cristiana - racconta p. Samir - un attacco che ha causato grande paura fra tutti gli abitanti dei nostri villaggi. Hanno bombardato tante volte in questi ultimi giorni, anche in altri villaggi in cui io sono parroco. Hanno colpito molto vicino a me, vicino alla mia chiesa, è stato un bombardamento molto forte, due o tre missili, uno di questi è caduto vicino a una casa di una famiglia cristiana. Ho parlato anche con il nunzio apostolico a Baghdad di questo bombardamento chiedendogli di inviare un messaggio all’ambasciatore turco. È importante raccontare e denunciare, perché stanno arrivando a colpire sempre più vicino a noi, nel mirino ci sono sempre di più i civili”.
“Erano seduti qui in una stanza – racconta ancora il parroco di Enishke - il padre e la madre: i vetri della casa sono andati distrutti, causando un profondo shock fra le famiglie della zona. Pezzi di missile sono entrati in casa: dalle finestre distrutte anche i bambini della famiglia sono stati investiti di striscio dai frammenti. In queste settimane hanno colpito più volte nell’area in cui vivono queste famiglie, che ormai vivono nella paura per il ripetersi di questi bombardamenti”.
Nei giorni scorsi dal vicino nord-est della Siria era stato l’arcivescovo siro-ortodosso di Jazira ed Eufrate mar Maurice Amsih a denunciare i bombardamenti turchi che colpiscono pesantemente i civili. Dalla sua Chiesa che comprende province di Hassaké e Deir-El-Zor, le aveva definite operazioni “prive di umanità e che violano le carte e i trattati internazionali”.