By SIR
                                            “Benedetto XVI segue  con vicinanza quanto accade in Iraq e in tutto il Medio Oriente,  pregando per la pace ed il dialogo” E’ quanto ha dichiarato al SIR mons.  Shlemon Warduni, vicario patriarcale di Baghdad, riferendo del pranzo  con il papa della famiglia Haseeb di Mosul, che si è svolto ieri a  Milano nell’ambito del VII Incontro mondiale delle famiglie. Benedetto  ha pranzato con sette famiglie da tutto il mondo, con i cardinali e i  vescovi, “tra loro anche il patriarca latino di Gerusalemme, Fouad  Twal”, che per l’occasione, ha detto mons. Warduni, “ha fatto da  interprete tra la famiglia irachena ed il Santo Padre”. Imad Haseeb,  questo il nome del capofamiglia, era accompagnato dalla consorte: “Imad è  uno dei fondatori, insieme al vescovo caldeo di Mosul, mons. Faraj  Raho, rapito ed ucciso nel marzo del 2008, dell’associazione ‘Amore e  gioia’ che si occupa di bambini disabili” ed oggi presieduta dallo  stesso mons. Warduni. “Imad, che è rimasto contentissimo di questo  incontro, ha salutato Benedetto XVI chiedendogli di pregare per l’Iraq e  il Medio Oriente, per la pace dei suoi popoli, ottenendo dal Pontefice  rassicurazioni. Benedetto XVI ha risposto che prega sempre per il Medio  Oriente, per le sue popolazioni e per i suoi dirigenti che siano  illuminati da Dio nel guidare i loro Paesi verso la pace. Posso dire che  sperimentiamo la vicinanza del Papa tutti i giorni” ha ribadito il  vicario patriarcale. La delegazione irachena all’incontro di Milano era  formata da 24 persone, tra cui due consacrati, tre sacerdoti e diverse  coppie, e guidata da mons. Warduni.                           
 
