"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

28 agosto 2023

Un altro lutto nella chiesa caldea: si é spento Monsignor Rabban Al Qas, vescovo emerito di Dohuk.

By Baghdadhope*

Si è spento stamani Monsignor Rabban Al Qas, vescovo emerito caldeo di Dohuk, nel nord Iraq. Dalla metà di agosto era ricoverato in terapia intensiva dopo una lunga malattia ed il 15 di quel mese aveva ricevuto la visita del patriarca caldeo, Cardinale Louis Raphael Sako, impegnato nella visita proprio della diocesi di Dohuk, oltre che a quella di Zakho. 

Nato nel 1949 a Komane, un piccolo villaggio nell'estremo nord del paese, nel governatorato di Dohuk che fa parte della regione autonoma del Kurdistan iracheno, Monsignor Al Qas aveva studiato presso i frati domenicani ed era diventato sacerdote nel 1973. Nel 2001 era stato nominato vescovo di Amadhiya, dal 2005 al 2010 era stato anche amministratore patriarcale della diocesi di Erbil e dal 2013 al 2020 aveva retto le due diocesi di Zakho ed Amadhiya per poi essere nominato nel giugno dello stesso anno vescovo di Dohuk, il cui territorio ha inglobato quello della ex diocesi di Amadhiya, mentre la diocesi di Zakho è stata affidata a Mons. Felix Shabi.
Da tempo afflitto da problemi di salute Mons. Alqas non aveva partecipato alla cerimonia di ordinazione del neo vescovo di Zakho che si era svolta il 30 agosto 2020 ed i primi giorni di dicembre dello stesso anno aveva lasciato l'Iraq per recarsi in Germania.
Durante la riunione dei vescovi caldei tenutasi a Baghdad il 10 dicembre il patriarca, il Cardinale Mar Louis Raphael Sako, aveva comunicato la decisione, presa in comune con i vescovi facenti parte del Consiglio permanente del Patriarcato, e comunicata alla Santa Sede, di nominare come amministratore patriarcale pro-tempore della diocesi di Dohuk il vescovo di Mosul, Mons. Najib Mikhael Moussa O.P. 
Foto Patriarcato Caldeo
Tra la fine di dicembre e gennaio del 2021 Mons. Alqas aveva partecipato attivamente alla vita ecclesiastica della missione caldea ad Essen, in Germania,  come dimostrato dal video del 26 gennaio 2021 pubblicato sulla pagina Facebook della Missione, ma non aveva poi però partecipato agli incontri con Papa Francesco durante il viaggio apostolico svoltosi in Iraq dal 5 all'8 marzo 2021 a causa di un gravissimo lutto familiare. Presente all'incontro tra i sacerdoti ed i vescovi caldei dell'Iraq svoltosi ad Erbil a metà di luglio, come testimonia la foto a sinistra, tra il 9 ed il 14 di agosto aveva partecipato al sinodo della chiesa durante il quale era stata decisa la nomina di tre nuovi vescovi, e tra essi proprio quello della diocesi di Dohuk. 
Tra le sue ultime apparizioni pubbliche quella del 9 febbraio 2022 quando con il nuovo vescovo di Dohuk, nominato il 24 dicembre del 2021, Mons. Azad Sabri Shaba, aveva concelebrato la santa messa in occasione del terzo ed ultimo giorno della ricorrenza del Digiuno di Ninive, e quella del 6 maggio 2023 quando sono stati festeggiati i suoi 50 anni al servizio della chiesa.
6 maggio 2023
Foto Padre Imad Khoshaba
  Orgogliosamente curdo, e testimone diretto delle violenze perpetrate dal regime iracheno a danno dei curdi e delle altre etnie che abitavano i territori del Kurdistan, e che furono perseguitate dal regime di Saddam Hussein, Mons. Alqas ha fondato nel 2004 a Dohuk una Scuola Internazionale frequentata da studenti e studentesse musulmani e cristiani delle varie etnie che popolano il territorio della regione autonoma del Kurdistan iracheno, ed ai quali vengono insegnati oltre alle materie di base anche il curdo, l'arabo, l'aramaico, l'inglese ed il francese ma non la religione perché, come disse il suo fondatore a Baghdadhope: "Questa scuola è una risposta a chi vuole separare musulmani e cristiani."
Alla Scuola Internazionale di Dohuk nel 2013 è stato assegnato il l'Aachen Friedenspreis, (Premio internazionale di Aquisgrana per la Pace) il più ambito riconoscimento europeo per la pace, come: "progetto modello per la pace, la riconciliazione e la comprensione tra comunità religiose e gruppi etnici."