"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

20 giugno 2013

Il Patriarca caldeo Sako: in Siria l'unica soluzione è quella politica

By Fides

Per uscire dal conflitto che dilania la Siria “l'unica soluzione da cercare è quella politica”, mentre la prospettiva di fornire armi ai ribelli – caldeggiata da alcuni Paesi occidentali - porta in un vicolo cieco, perché “il sangue chiama altro sangue, la vendetta chiama vendetta”. Così il Patriarca di Babilonia dei Caldei Louis Raphael I Sako, contattato dall'Agenzia Fides, si esprime sulla questione che divide la comunità internazionale su come por fine alla tragedia vissuta dal popolo siriano.
S. B. Sako, che in Iraq continua a ispirare e sostenere con forza le iniziative messe in campo per la riconciliazione nazionale, conferma che gli scontri settari esplosi in Siria stanno contagiando tutta l'area mediorientale: “Il conflitto siriano” riferisce a Fides il Patriarca caldeo “sta lentamente destabilizzando tutto il Medio Oriente. E' una lotta tra gruppi confessionali, e l'Occidente sembra spesso favorire le derive peggiori. La democrazia non si impone dall'alto o con mezzi violenti. E nel caos siriano si muovono ormai forze e interessi che non mirano certo a instaurare la libertà”. Il Capo della Chiesa caldea registra ogni giorno nel suo ministero pastorale gli effetti di lunga durata sofferti anche dai cristiani iracheni in seguito agli interventi militari occidentali in Iraq: “Ho visitato una ventina di parrocchie a Baghdad” racconta S. B. Sako a Fides “e mi sono accorto che in tante comunità non sono rimasti che i poveri. I ricchi, i professionisti, gli intellettuali, sono tutti espatriati in Occidente. Rimane solo chi non ha i mezzi per andar via. I poveri. Sempre più stanchi. Sempre più poveri”.