"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

6 giugno 2024

Iraq, dalla fonderia Marinelli di Agnone due campane per la chiesa di Mosul


Due nuove campane realizzate nell’antica fonderia Marinelli di Agnone sono state installate la scorsa settimana in Iraq dall’Unesco nella chiesa siro-cattolica di Al-Tahera nell’ambito dell’iniziativa “Revive the Spirit of Mosul” dedicata alla ricostruzione e alla rinascita dei monumenti culturali della città. Rinomata per il suo artigianato, la Pontificia Fonderia Marinelli ha prodotto campane per molti siti iconici, tra cui la Torre di Pisa, il Vaticano e la sede delle Nazioni Unite a New York.
Mentre l’Unesco sta completando la ricostruzione del centro storico di Mosul, ha scelto l’azienda molisana per fondere le due nuove campane per la chiesa di Al-Tahera, dedicata alla Vergine Maria e costruita nel 1859. 
Le campane, suonate per la prima volta dall’arcivescovo Younan Hano, capo dell’arcidiocesi di Mosul, recano iscrizioni in arabo e inglese con messaggi di pace e perdono. Decorati con disegni floreali e croci, presentano anche un’immagine centrale della Vergine Maria, a testimonianza della dedica della chiesa. 
Il progetto è stato creato dall’architetto dell’Unesco Marc Yared in stretta collaborazione con il Christian Endowment della chiesa. La chiesa siro-cattolica di Al-Tahera è un notevole esempio dell’architettura storica e della diversità culturale di Mosul.
Il sito di 650 metri quadrati è stato gravemente danneggiato durante l’occupazione Daesh nel 2017. L’installazione delle campane segna il completamento, a breve, del restauro della chiesa. È il secondo monumento emblematico ricostruito dall’Unesco dopo il convento domenicano di Notre Dame de L’Heure, completato nell’aprile 2024.
Entro la fine dell’anno, l’Unesco avrà completato anche la ricostruzione della moschea Al-Nouri e del minareto Al -Hadba. Il lavoro su questi tre siti è stato finanziato dagli Emirati Arabi Uniti.