"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

8 aprile 2006

Preoccupazione del Parlamento Europeo per la sorte dei cristiani iracheni

Il Parlamento Europeo ha approvato il 6 aprile 2006 un testo di risoluzione concernente la comunità assira irachena e la situazione delle prigioni in quel paese.
Qui di seguito il testo approvato con evidenziate le parti riguardanti la comunità assira (cristiana) irachena.
Fonte:
http://www.europarl.eu.int/omk/sipade3?PUBREF=-//EP//TEXT+TA+P6-TA-2006-0143+0+DOC+XML+V0//IT&L=IT&LEVEL=1&NAV=S&LSTDOC=Y&LSTDOC=N

Testi approvati dal Parlamento

Giovedì 6 aprile 2006 - Strasburgo

Iraq: comunità assira e la situazione nelle prigioni


Risoluzione del Parlamento europeo sull'Iraq: la comunità assira e la situazione nelle prigioni irachene
Il Parlamento europeo ,
– vista la sua risoluzione del 24 febbraio 2005 sulle priorità dell'Unione europea e le raccomandazioni per la 61a sessione della Commissione ONU per i diritti dell'uomo di Ginevra (dal 14 marzo al 22 aprile 2005)
(1) ,
– vista la sua risoluzione del 28 aprile 2005 sulla relazione annuale sui diritti dell'uomo nel mondo nel 2004 e sulla politica UE su tale problematica
(2) ,
– vista la sua risoluzione del 6 luglio 2005 sull'Unione europea e l'Iraq – Un contesto per l'impegno
(3) ,
– vista la decisione del Consiglio Affari generali e relazioni esterne del 21 febbraio 2005 di avviare una missione integrata sullo stato del diritto per l'Iraq (EUJUST LEX),
– viste le conclusioni sull'Iraq del Consiglio relazioni esterne del 7 novembre 2005,
– viste le conclusioni sull'Iraq del Consiglio relazioni esterne del 27 febbraio 2006,
– vista la Convenzione contro la tortura e altri trattamenti o punizioni crudeli, inumani e degradanti,
– visti l'articolo 35 della Costituzione irachena del 2005, l'articolo 333 del suo Codice penale e l'articolo 127 del suo Codice di procedura penale che proibiscono tutte le forme di tortura,
– visto l'articolo 115, paragrafo 5, del suo regolamento,

Gli assiri (caldei, siriaci e altre minoranze cristiane)
A. considerando che il 29 gennaio 2006 quattro chiese e gli uffici del rappresentante del Vaticano a Baghdad, oltre a due chiese di Kirkuk, sono stati assaltati provocando la morte di tre persone (tra cui un ragazzo di 14 anni) ed il ferimento di altri,
B. considerando che gli assiri (caldei, siriaci e altre minoranze cristiane) sono sempre più spesso vittime di atti di violenza specificamente mirata come la distruzione delle case, rapimenti, assalti alle chiese, molestie, estorsioni e tortura nei confronti di coloro che all'apparenza non rispettano l'Islam,
C. riconoscendo che si è verificato un aumento delle aggressioni agli studenti cristiani delle università irachene, in particolare a Mosul, e che i cittadini cristiani di Mosul vengono invitati ad andarsene,
D. rilevando la triste situazione dei cristiani che sono fuggiti dall'Iraq e che si sono rifugiati nei paesi vicini, principalmente in Siria e in Giordania dove, secondo una relazione dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, non ricevono alcun aiuto internazionale,
E. considerando che gli assiri (caldei, siriaci e altre minoranze cristiane) rappresentano un antico popolo autoctono estremamente vulnerabile alle persecuzioni e all'emigrazione forzata e che esiste quindi il pericolo che la loro cultura si estingua,

La situazione nelle prigioni in Iraq
F. considerando che, secondo l'Ufficio dei diritti dell'uomo della missione di assistenza in Iraq dell'ONU (UNAMI), le condizioni delle detenzioni in Iraq e la relativa legalità sono sempre questioni che suscitano particolare preoccupazione,
G. considerando che, secondo il Ministero iracheno dei diritti dell'uomo, al 28 febbraio 2006, in Iraq vi erano 29.565 prigionieri, di cui 14.229 imprigionati dalla Forza multinazionale-Iraq (MNF-I), 8.391 presso il Ministero della giustizia, 488 minorenni presso il Ministero degli affari sociali e del lavoro, 5.997 presso il Ministero dell'interno e 490 presso il Ministero della difesa,
H. considerando che vengono effettuate ispezioni in tutto il paese da parte di rappresentanti dei ministeri iracheni nei luoghi di detenzione sotto il controllo dei Ministeri dell'interno e della difesa, così come in quelli gestiti dalle forze speciali,
I. considerando che EUROJUST LEX fornisce la necessaria formazione a più di 700 funzionari giudiziari, agenti di polizia e agenti carcerari iracheni,
J. ricordando che la Convenzione internazionale sui diritti civili e politici prevede che nessuno possa essere oggetto di detenzione arbitraria e che la privazione della libertà deve essere basata su motivi e procedure stabiliti dalla legge e invitando tutte le parti ad applicare le sue disposizioni,

Gli assiri (caldei, siriaci e altre minoranze cristiane)
1. condanna vigorosamente tutti gli atti di violenza contro gli assiri (caldei, siriaci e altre minoranze cristiane) in Iraq; invita le autorità irachene e la MNF-I
[1] a individuare i perpetratori di questi gravi reati e a processarli quanto prima;
2. invita le autorità irachene a proteggere gli assiri (caldei, siriaci e altre minoranze cristiane) dalla discriminazione, conformemente agli obblighi internazionali;
3. invita le autorità irachene a migliorare la situazione della sicurezza degli assiri (caldei, siriaci e altre minoranze cristiane) e a facilitare il rientro e la risistemazione dei rifugiati assiri (caldei, siriaci e altre minoranze cristiane) in un luogo sicuro dove vengano rispettate le loro usanze e il loro modo di vita;
4. chiede il coinvolgimento dei cristiani iracheni nella ricostruzione, oltre che nell'amministrazione del loro paese e dei loro villaggi nell'Iraq settentrionale e in altre parti della regione, allo scopo di preservare la loro identità culturale, religiosa ed etnica nell'ambito di un paese indiviso;
5. sostiene con fermezza gli appelli di buona parte dei leader politici e religiosi iracheni, i quali chiedono moderazione e invita le comunità irachene a unirsi in uno spirito di dialogo e di rispetto reciproco; esprime il proprio pieno sostegno per gli sforzi dell'ONU nella promozione del dialogo intercomunitario nell'ambito del dialogo nazionale; approva l'iniziativa degli Stati della Lega araba di effettuare una seconda conferenza sulla riconciliazione nazionale con la partecipazione di tutte le comunità irachene;
6. invita la Commissione costituzionale della Camera dei rappresentanti irachena a salvaguardare i diritti culturali e religiosi di tutte le comunità irachene nelle sue proposte concernenti la modifica della Costituzione;
7. invita la Commissione e il Consiglio ad adottare tutte le misure necessarie per assistere e proteggere gli assiri (caldei, siriaci e altre minoranze cristiane);

La situazione delle prigioni in Iraq
8. esprime la propria preoccupazione per le condizioni di detenzione nelle prigioni e in altri penitenziari in Iraq; riafferma la sua condanna del ricorso alla tortura e ad altri trattamenti crudeli, inumani o degradanti nei confronti dei prigionieri; invita le autorità irachene e l'MNF-I ad assicurare che le condizioni di detenzione siano conformi agli standard internazionali sul trattamento dei prigionieri;
9. invita l'MNF-I e le autorità irachene a comunicare immediatamente le identità di tutti coloro che sono ancora in prigione e ad assicurare che abbiano accesso al patrocinio legale, che possano ricevere quanto prima le visite delle loro famiglie e vengano informati dei motivi della loro detenzione;
10. invita le autorità irachene e l'MNF-I ad attuare salvaguardie adeguate per proteggere i prigionieri dalla tortura e dai maltrattamenti, assicurando che:
a) tutte le accuse di maltrattamento siano oggetto di indagini tempestive, complete e indipendenti e che il personale militare, di sicurezza o di altro tipo che abbia praticato, ordinato o autorizzato la tortura venga processato;
b) i detenuti possano effettivamente contestare la loro detenzione dinanzi a un tribunale con tutte le garanzie legali;
c) tutti coloro attualmente detenuti senza capi d'imputazione per reati penali internazionalmente riconosciuti vengano processati o liberati;
11. approva le indagini in corso effettuate dall'MNF-I per quanto riguarda le accuse di maltrattare i prigionieri;
12. approva le ispezioni dei luoghi di detenzione in tutto il paese effettuate dalle autorità irachene; approva il fatto che sono in corso altre ispezioni; approva inoltre che l'UNAMI incoraggi questo processo;
13. invita l'MNF-I e le autorità irachene a concedere al Comitato internazionale della Croce Rossa il completo accesso a tutte le infrastrutture di detenzione britanniche e USA;
14. sostiene i continui sforzi del Ministero iracheno per i diritti dell'uomo per attuare standard elevati, anche nei confronti dei detenuti;
15. sostiene l'EUROJUST LEX; rileva che le autorità irachene hanno chiesto che la missione continui a operare dopo la fine del suo attuale mandato e di ampliare la formazione fornita; invita la Commissione e il Consiglio a prorogare la missione oltre la fine del suo attuale mandato e ad ampliare la formazione fornita, comprendendo la sorveglianza forense;
16. invita il Consiglio dei rappresentanti iracheno a ratificare la Convenzione contro la tortura e altri trattamenti o punizioni crudeli, inumani o degradanti;
17. invita la Commissione, il Consiglio e gli Stati membri a dare un ulteriore contributo al rafforzamento dei diritti dell'uomo e dello stato del diritto in Iraq;
18. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al governo transitorio iracheno, al Consiglio dei rappresentanti iracheno, al governo degli Stati Uniti d'America e altri governi che fanno parte dell'MNF-I , nonché al Segretario generale dell'ONU.

[1] Multi National Forces Iraq = Forze Multinazionali Iraq