Il rispetto della libertà religiosa e  dei diritti delle persone, delle famiglie e delle comunità potranno  portare alla Terra Santa e a tutto il Medio Oriente pace e giustizia. Lo  ha ripetuto oggi Benedetto XVI, che ha anche rinnovato il suo appello  per i cristiani della regione, ai quali ha espresso solidarietà e  chiesto di restare “là dove sono nati” e comunque di non dimenticare le  loro origini, religiose e culturali. E i responsabili delle nazioni  combattano “in maniera concreta” ogni forma di discriminazione.
Occasione per il nuovo intervento del Papa nella questione  mediorientale è stata l’udienza di questa mattina ai partecipanti  all’assemblea della "Riunione per l’Aiuto alle Chiese Orientali"  (R.O.A.C.O.).
“Tutti noi – ha detto Benedetto XVI - speriamo che la Terra Santa,  l’Iraq e il Medio Oriente abbiano il dono di una pace stabile e di  convivenza solida. Esse nascono dal rispetto dei diritti della persona,  delle famiglie, delle comunità e dei popoli e dal superamento di ogni  discriminazione religiosa, culturale o sociale. Affido a Dio, ma anche a  voi, l’appello lanciato a Cipro a favore dell’Oriente cristiano. In  quanto strumenti della carità ecclesiale, possiate voi collaborare  sempre di più alla costruzione della giustizia nella libertà e nella  pace”.
“Incoraggio – ha proseguito - i fratelli e le sorelle che, in  Oriente, codividono il done inestimabile del battesimo a perseverare  nella fede e, malgrado i numerosi sacrifici, a restare là dove essi sono  nati. Allo stesso tempo, esorto gli emigrati orientali a non  dimenticare le loro origini, specialmente quelle religiose. Ne dipendono  la loro fedeltà e la loro coerenza umana e cristiana. Desidero rendere  un omaggio particolare ai cristiani che soffrono violenza a causa del  Vangelo e confido nel Signore. Confido sempre che i responsabili delle  nazioni garantiscano in maniera concreta, senza distinzioni e dovunque,  la professione pubblica e comunitaria delle convinzioni religiose di  ognuno”.
Benedetto XVI ha poi parlato dei “frutti abbondanti di  santificazione” portati dall’Anno sacerdotale appena finito “non solo  tra i preti, ma in tutto il popolo di Dio”. “Supplichiamo lo Spirito  Santo - ha detto poi – perché confermi questi segni della benevolenza  divina attraverso il dono delle vocazioni, delle quali la comunità  ecclesiale ha molto bisogno, tanto in Occidente che in Oriente”.
Nello sguardo della Chiesa sul Medio Oriente, Benedetto XVI ha  sottolineato “il comune impegno di preparare l’assemblea speciale per il  Medio Oriente del Sinodo dei vescovi”., ringraziando la ROACO per  quanto ha fatto e farà per la riuscita dell’incontro.  “Vi chiedo - ha  concluso - di contribuire con le vostre opere a tenere viva la ‘speranza  che non delude’ tra i cristiani d’Oriente"(Rm 5,5; cfr Instrumentum  laboris, Conclusioni). Nel ‘piccolo gregge’ (Lc 12,32) che  essi compongono è già operante il futuro di Dio e la "via stretta" che  stanno percorrendo è descritta dal Vangelo come "via alla vita" (Mt  7,13-14). Vorremo essere sempre al loro fianco!