"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

27 maggio 2010

Messa annuale dell'Ouvre d'Orient


Tradotto ed adattato da Baghdadhope

Mons. Jean Benjamin Sleiman, arcivescovo latino di Baghdad, celebrerà la Santa Messa annuale dell’OEuvre d’Orient sotto la presidenza del Cardinale André Vingt-Trois, Arcivescovo di Parigi ed Ordinario dei cattolici orientali in Francia.
Domenica 30 maggio 2010 alle ore 15.00 - Notre-Dame de Paris.

Invitando Mons. Jean Benjamin Sleiman a celebrare la Messa ed a fare l'omelia l’OEuvre d’Orient ha voluto soprattutto mostrare il proprio sostegno e rendere omaggio al coraggio dei cristiani iracheni che, nonostante le sofferenze, non hanno mai abbandonato la loro patria. Libanese, l'arcivescovo latino vive a Baghdad dal 2001. Carmelitano, poliglotta e francofilo ha studiato teologia e scienze sociali in Francia. Nel 2006 ha pubblicato "Nella trappola irachena" una vibrante testimonianza ancora oggi attuale. «L’assenza dello stato è una tragedia per l'Iraq. Non c'è più giustizia, il più forte domina il più debole. La società continua ad essere tribale.» dice oggi.
Ricordiamo che la situazione dei cristiani è ancora molto difficile in Iraq. Minacce, attentati, sequestri, rapine ... tutti vivono nella costante paura per le loro vite e quelle dei loro cari. Molti hanno preferito rifugiarsi in un paese vicino con la speranza di un visto per gli USA, per il Canada o per l'Australia ... o nel Kurdistan iracheno che ha accolto con benevolenza i cristiani. Oggigiorno essi non rappresentano più che solo il 3% della popolazione ed appartengono a 14 diverse comunità, alcune unite a Roma. "Dobbiamo incoraggiarli a rimanere nel loro paese ed a partecipare attivamente al suo sviluppo con la creazione di istituzioni educative e sociali che contribuiscano alla riconciliazione nazionale ed all'edificazione della pace e della stabilità.
I cristiani sono un elemento specifico di spiritualità, di apertura e capacità di dialogo " ci ha detto di recente Monsignor Sako, arcivescovo caldeo di Kirkuk.
"Partecipare alla messa dell'OEuvre d’Orient, o unirsi in preghiera, è un'opportunità per tutti per sottolineare la propria comunione con i cristiani d'Iraq e di tutto l'Oriente", ha detto Monsignor Philippe Brizard, direttore generale dell'OEuvre d’Orient .