"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

21 aprile 2010

Misure precauzionali per proteggere le chiese a Mosul


Tradotto ed adattato da Baghdadhope

Ninive, 20 aprile
Secondo un membro del consiglio provinciale di Ninive appartenente alla lista cristiana Ishtar sono state adottate misure di sicurezza a protezione delle chiese ad est di Mosul.
"Abbiamo ricevuto informazioni da parte dell'esercito iracheno secondo le quali le chiese e le aree cristiane sarebbero a rischio attentati e di conseguenza l'esercito, la polizia e le guardie di sicurezzza hanno preso tutte le precauzioni per impedire qualsiasi atto criminale", ha detto Saad Tanios.
"Le procedure di sicurezza si concentrano sulle chiese per evitare l’avvicinamento ad esse di autovetture sospette ma non c'è il coprifuoco e sono solo misure di sicurezza basate su informazioni di intelligence. La regione è aperta e la gente si muove normalmente."
I villaggi di Qaraqosh, Karamles, Bartalah dove vive la maggior parte dei cristiani si trovano tra i 20 ei 30 km a est di Mosul. Una fonte ufficiale ha parlato di un'esplosione che avrebbe preso di mira un autobus che trasporta gli studenti cristiani all’università di Mosul ma che non avrebbe causato vittime. La comunità cristiana della provincia di Ninive è stato oggetto nel corso della seconda metà di febbraio di una serie di attacchi che hanno ucciso sette suoi membri tra cui 2 studenti in attacchi separati e tre persone della stessa famiglia. Tutto ciò dimostra l'escalation delle operazioni contro i cristiani soprattutto a Mosul dove convivono arabi, curdi, cristiani e musulmani.