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22 gennaio 2021

Il Premier iracheno rimuove i vertici della sicurezza interna dopo il recente attentato kamikaze. Sempre più incerta la desiderata Visita del Papa


In Iraq oltre alle tragiche e dolorose conseguenze di morti e feriti nel doppio attentato kamikaze di ieri a Baghdad, nel mercato popolare di Piazza Al-Tayaran, si scrive molto sulle reazioni del governo del Premier e Capo delle Forze Armate, Mustafa Al-Kadhimi, proprio quando l'ISIS rivendica in queste ore, secondo la stampa locale, la nuova strage di innocenti.
Era da oltre 14 mesi che non si registravano attentati di questo tipo nella martoriata città capitale.
Il portavoce delle Forze Armate, Maggiore Generale Yahya Rasool, ha annunciato che il Premier Al-Kadhimi, ha emesso diversi ordini esecutivi per rimuovere immediatamente cinque importanti alti responsabili della sicurezza dello stato e ciò apre numerose incognite istituzionali per il Paese che si prepara per ricevere la Visita di Papa Francesco ma anche per un processo elettorale anticipato molto polemico e controverso. Le domande sul perché di queste decisioni sono tante e non riguardano solo questioni di efficienza. Rasool ha affermato che gli ordini di rimozione includono il Viceministro degli Interni per gli affari dell'intelligence, il Direttore generale dell'intelligence e della lotta contro il terrorismo presso il Ministero degli Interni, il Comandante delle operazioni di Baghdad, il Comandante della Polizia federale e il Direttore del dipartimento dell'intelligence e della sicurezza di Baghdad. Alcuni di loro erano in prima linea nell'organizzazione statale che si occupa della preparazione della Visita del Santo Padre dal 5 all'8 marzo prossimi. Intanto, come conferma il sito ‘shafaq news’, secondo il Ministero della Salute e dell'ambiente iracheno, queste misure politico-amministrative del Premier arrivano poche ore dopo che due attentati kamikaze hanno provocato 32 vittime e 110 feriti.