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4 ottobre 2016

Il Consiglio della Regione Lombardia approva una mozione per riconoscere il genocidio in Medio Oriente. Monteduro (ACS-Italia): Ora si pronunci il Parlamento nazionale.

By Aiuto alla Chiesa che Soffre

“Oggi in Regione Lombardia è stata approvata una mozione che qualifica giuridicamente come genocidio le persecuzioni dell’ISIS ai danni delle minoranze religiose. È un fatto politicamente importante.”. Lo ha dichiarato il direttore di ACS-Italia Alessandro Monteduro. “L’atto impegna il Presidente e la Giunta regionale a richiedere a Parlamento e Governo nazionali il riconoscimento della qualifica di genocidio per gli atti perpetrati dal sedicente Stato Islamico contro le comunità cristiana e yazida. Impegna anche a sollecitare il Ministero degli Esteri affinché istituisca un Tavolo di consultazione permanente con le organizzazioni non profit direttamente impegnate nell’aiuto a quelle minoranze, affinché sia fornito il sostegno istituzionale possibile e adeguato.”.
 Non si tratta di un atto isolato. “Dopo una risoluzione del Parlamento Europeo, una della Camera dei Rappresentanti USA, una mozione della Camera dei Comuni del Regno Unito e le audizioni della Helsinki Commission sul genocidio in atto in Medio Oriente, finalmente, grazie alla Regione Lombardia, e in particolare all’impegno dell’Assessore Cristina Cappellini, si muove qualcosa anche in Italia. La nostra nazione – prosegue Monteduro - ha un ruolo importante nella lotta contro l’ISIS in Iraq e Siria, come riconosciuto un paio di settimane fa anche dal Segretario di Stato USA Kerry. Perché allora Parlamento e Governo non si pronunciano ancora con atti formali? Per riconoscere il genocidio nel giugno scorso sono state presentate due mozioni da circa un centinaio di parlamentari. ACS-Italia ne ha sollecitato la votazione agli inizi di settembre scrivendo ai Presidenti Grasso e Boldrini e ai Presidenti dei Gruppi parlamentari, ma siamo ancora in attesa.”
Come ha dichiarato mons. Emil Shimoun Nona, Arcivescovo di Mosul dei Caldei (Iraq), in un recente incontro con la nostra Fondazione, “si può parlare certamente di genocidio per descrivere quello che accade ai cristiani e alle altre minoranze. È genocidio al 100%. Il nostro problema è che oggi non si parla più della situazione delle minoranze in Iraq. Dire che quello che accade è un genocidio è molto importante per far conoscere alla comunità internazionale la situazione dei nostri cristiani”. Oggi la Regione Lombardia si è pronunciata formalmente. Le minoranze oppresse attendono altrettanto dal Parlamento e dal Governo italiani.