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24 ottobre 2013

Roma. Pontificio Istituto Orientale: Unità, Identità e Presenza

By Pontificio Istituto Orientale

Il Patriarca di Babilonia dei Caldei Mar Louis Raphael Sako e il Vescovo Mar Awa Royel della Chiesa Assira d’Oriente al Pontificio Istituto Orientale

Unità, Identità e Presenza

Inaugurazione dell'Anno Accademico 2013 – 2014 | 26 OTTOBRE 2013
Sessione pomeridiana in occasione della pubblicazione degli Atti del Congresso “Addai e Mari”
 
Sua Beatitudine Rev.ma Mar Louis Raphael Sako il Patriarca di Babilonia dei Caldei presiederà la Divina Liturgia Inaugurale sabato 26 ottobre p.v. alla quale seguirà la prolusione di S.Em. Rev.ma Card. Leonardo Sandri - Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali e Gran Cancelliere del Pontificio Istituto Orientale.
In occasione dell'Inaugurazione dell'Anno
Accademico 2013 - 2014, vi sarà una sessione pomeridiana dedicata alla presentazione del volume sugli Atti del Congresso Internazionale sull'Anafora "Addai e Mari" tenutosi il 25 e 26 ottobre del 2011 di cui ricorre l'anniversario.
S.B. Rev.ma Mar Louis Raphael Sako interverrà alla
sessione pomeridiana con una relazione del titolo: "Dove vanno i cristiani dell'Iraq?" insieme a Mar Awa Royel - Vescovo della Diocesi di California – Chiesa Assira d’Oriente, che terrà una relazione "Addai and Mari: an identifier of the Assyrian Church of the East".
Entrambi, ex-alunni del
Pontificio Istituto Orientale, offriranno prospettive ecumeniche e testimonianze attuali sulla situazione dei cristiani delle rispettive Chiese, Caldea e Assira d'Oriente.
Riportiamo un accenno alla relazione
di Sua Beatitudine Mar Louis Raphael Sako: […]”bisogna aprire gli occhi, per vedere i timori e considerare le speranze che animano i cristiani in Iraq, in Siria e in Egitto. Infatti la situazione di incertezza e le continue difficoltà spingono i cristiani a chiedersi: «Che sarà di noi? Quale futuro avremo, se vi sarà ancora un futuro? Qual è la garanzia per non essere uccisi o cacciati via?». Molti hanno lasciato il Paese, e la loro fuga crea un profondo disagio in coloro che desiderano rimanere e continuare la loro testimonianza con entusiasmo e tenacia.”
Testimonianze
che non saranno staccate dal passato della Chiesa, ma che, anzi, si dispongono parallelamente ad essa esattamente come “l’Anafora dei Santi Addai e Mari che rimane elemento inseparabile della Chiesa d’Oriente” (Mar Awa Royel).
Dopo un intermezzo musicale seguiranno gli interventi del R. P. Prof. Cesare Giraudo SJ - Curatore degli Atti: "Eucaristia: noi crediamo come preghiamo" e del Dr. Mario Pirolli - Coeditore degli Atti: "La versione multimediale nella riflessione sull’editoria digitale on e off line".
Qui di seguito le date del riconoscimento da parte della Santa Sede dell’anafora di Addai e Mari e la citazione con cui L’Osservatore Romano rendeva pubblica la dichiarazione della Congregazione per la Dottrina della Fede:
• Il 17 gennaio 2001 la Congregazione per la Dottrina della Fede riconosceva la validità
dell’Eucaristia celebrata con l’anafora di Addai e Mari, che la Chiesa Assira d’Oriente adopera ab immemorabili senza il racconto di istituzione.
• Il 20 luglio 2001 tale decisione, previamente approvata da Giovanni Paolo II, veniva emanata tramite una dichiarazione del Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani intitolata Orientamenti per l’ammissione all’Eucaristia fra la Chiesa Caldea e la Chiesa Assira d’Oriente.
• Il 26 ottobre 2001 L’Osservatore Romano rendeva pubblica la dichiarazione della Santa Sede, nella quale si legge: «Poiché la Chiesa cattolica considera le parole dell’istituzione eucaristica parte costitutiva e quindi indispensabile dell’anafora o preghiera eucaristica, essa ha condotto uno studio lungo e accurato sull’anafora di Addai e Mari da un punto di vista storico, liturgico e teologico, al termine del quale, il 17 gennaio 2001, la Congregazione per la Dottrina della Fede è giunta alla conclusione che quest’anafora può essere considerata valida. Sua Santità Papa Giovanni Paolo II ha approvato tale decisione [...]. Le parole dell’istituzione eucaristica sono di fatto presenti nell’anafora di Addai e Mari, non in modo narrativo coerente e “ad litteram”, ma in modo eucologico e disseminato, vale a dire che esse sono integrate in preghiere successive di rendimenti di grazie, lode e intercessione» (Orientamenti).
 
Nicoletta Borgia
Roma, 24 ottobre 2013

Si allegano i link del materiale informativo dell’evento con preghiera di diffusione: