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20 aprile 2013

Parroci redentoristi di rito Cattolico Caldeo ad Antwerp (Belgio)


Provincia di San Clemente
Unità di Riti
Parroci redentoristi di rito Cattolico Caldeo ad Antwerp (Belgio)
Ives De Mey, C.Ss.R.

“I suoi membri appartengono a differenti riti”. Questa è una frase andata persa all’inizio delle Costituzioni  dei Redentoristi (Cost. #1). All’interno della Provincia di San Clemente abbiamo la fortuna di avere, in mezzo a noi, Confratelli di differenti riti. I Redentoristi della nostra Provincia operano nella liturgia cattolica secondo il rito Ucraino, Caldeo, Maronita, Melchita e, naturalmente, Latino.  Per essere precisi, una liturgia in rito Latino è fatta usualmente in lingua locale; i Cattolici Romani o Latini sono i Cattolici ‘normali’ nell’ovest.

Domenica 24 febbraio, 7 Confratelli fiamminghi hanno scoperto le ricchezze delle Chiese Orientali partecipando all’insediamento di P. Paulus Sati, C.Ss.R., come parroco della Chiesa Caldea di Antwerp, Belgio. I Cattolici Caldei, sono venuti principalmente dall’Iraq e dalla Turchia, e questo è il motivo per cui erano presenti i Consoli iracheni e turchi. Inoltre erano presenti anche i sacerdoti Caldei di Mechelen, di Brussels e di Essen, Germania, assieme al rappresentante europeo del Patriarca. Era presente anche il Vescovo Johan Bonny della Chiesa latina. E infine, last but no least, c’erano circa 500 fedeli caldei che hanno riempito la chiesa.
Per la comunità caldea questo è stato veramente un giorno di celebrazione. Un coro, istituito di recente,  ha dato il meglio di se stesso. E nella grande festa parrocchiale, alla sera, sono stati presentati molti piatti, amorevolmente preparati dalle donne della Parrocchia, in un “mosaicus abundantia” che ha nutrito la moltitudine dei presenti.
La liturgia ha avuto luogo in lingua aramaica, con canzoni in arabo e in turco e con la lettura e la Preghiera del Signore in olandese. Mons.  Bonny ha recitato le preghiere in olandese e in francese per farsi capire dai vari partecipanti, mentre il rappresentante del Patriarca ha parlato in italiano. In questo modo sono state usate molte lingue per rendere chiaro un fatto di per sé unico cioè che Caldei Turchi e Iracheni si sono riuniti per pregare, nel loro rito, di fronte al Vescovo locale di rito latino.
Nella sua Omelia, il Vescovo Bonny ha sottolineato che la comunità caldea ha una casa nella chiesa di Antwerp. Ha incaricato Padre Paulus Sati di far conoscere e di insegnare la tradizione caldea alle famiglie e ai giovani, con speciale attenzione alle vedove, ai disoccupati, agli abbandonati e agli ammalati, poiché molte famiglie di immigranti sono state ulteriormente disperse in altre parti del mondo. Per fare ciò, egli dovrà costruire una maggiore unità tra i credenti Iracheni e Turchi e infine, come parte dei suoi compiti nella cura pastorale di Rito latino, dovrà creare legami con la Chiesa fiamminga. Il Vescovo ha poi aggiunto che i fedeli, da parte loro, dovranno aver cura del loro pastore, non solo nutrendolo, ma anche pregando per lui!
Il sacerdote fiammingo Lucien Cop ha ricevuto una speciale parola di ringraziamento ed un applauso per il suo impegno, di una vita, verso il fedele caldeo in Iraq. Poi, il Visitatore Apostolico in rappresentanza del Patriarca, ha espresso la gratitudine della Chiesa caldea per il dono dei tre Redentoristi fiamminghi (il terzo era Padre Vincent Van Vossel) che hanno dato la loro intera vita alla Chiesa.
Nota dell’Editore: I nostri confratelli dei medio-orientali riti anche prendono cura anche dei fedeli - Latini, Caldei, Maroniti, Antiochia - in altre parti del mondo  come Meyassar Pedrus Behnam Moussa Al-Kas (Siriano-Antiocheno)in Iraq, l’Arcivescovo Bashar Matti Warda (Caldeo) in Iraq, Charles Coury (Maronita) e Elias Youself  Sader (Maronita) in Libano,  Padre Fawaz Kako(Caldeo) a Chicago, Il, USA, Padre Fadi Rahi (Maronita) in Sardegna, Italia, e Salam  Salim (Maronita) a Francavilla, Italia, Gary George (Maronita) in Florida, USA.
E non dimentichiamo i nostri Missionari veterani della Provincia di San Clemente (Belgio) che ancora stanno lavorando in Iraq e in Libano, in condizioni estreme: Vincent Van Vossel, Timon De Cock e Lucien Alfons Cop, il quale, come si è detto, da poco tornato in Belgio.