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19 giugno 2011

La Chiesa tedesca a sostegno della comunità cristiana, in gravi difficoltà, in Iraq


Si è conclusa ieri la visita in Iraq della delegazione della Conferenza episcopale tedesca volta a sostenere le comunità cristiane del Paese. Davanti alle perduranti difficoltà dei fedeli iracheni, la Chiesa in Germania ha voluto esprimere solidarietà ed incoraggiamento ed individuare modalità efficaci di aiuto mediante colloqui con responsabili ecclesiali e autorità politiche. A guidare la missione è stato mons. Ludwig Schick, arcivescovo di Bamberg e presidente della Commissione “Chiesa mondiale” dell’Episcopato tedesco.

Anne Preckel della redazione tedesca, ha raccolto le sue impressioni.
La situazione a Baghdad è molto diversa dalla situazione a Erbil, dove mi trovo ora; e la situazione a Kirkuk o a Mosul è ancora diversa. E’ necessario tenere in conto le differenze tra queste città. Nel Sud dell’Iraq, i cristiani sono perseguitati mentre qui, nel Nord, vivono in pace. Lo stesso governo del Kurdistan sostiene i cristiani: possono costruire case e trovare lavoro … Se noi vogliamo portare il nostro aiuto e la nostra solidarietà, dobbiamo fare una distinzione tra queste diverse situazioni.
Tanti cristiani vanno via dall’Iraq: come si può evitare questo? I cristiani, tra gli altri, sono importanti per la costruzione del tessuto sociale …
E’ molto importante, che i cristiani rimangano, perché i cristiani hanno la migliore formazione: tra loro ci sono medici, insegnanti, professori. I cristiani hanno un umanesimo che aiuta anche i musulmani – sciiti, sunniti – e possono unire i diversi gruppi a formare una comunità: per questo sono necessari.
Ci sono stati progressi, ultimamente?
Il governo del Kurdistan ha formato una polizia cristiana; nelle città del Nord che ho nominato c’è sicurezza. Però, è necessario continuare nella costruzione della sicurezza, si devono creare posti di lavoro, si devono creare le condizioni di vita. E noi tedeschi dobbiamo aiutare la Chiesa caldea in Iraq, affinché possa instaurare scuole professionali e dare una prospettiva ai cristiani.